"Gentile redazione di fcinternews, vi scrivo perché vorrei trattare il problema più grande che l’Inter a mio avviso ha: il problema societario, dirigenziale. All’Inter manca un manager alla Galliani che protegga la squadra e che rappresenti la proprietà nella gestione della stessa. In queste settimane ho sentito numerose critiche verso il nostro direttore tecnico, in particolare la nostra curva che prima ha invocato (giustamente) l’uomo forte e poi ha individuato il problema nei servitori o lecchini con riferimenti neppure troppo celati. Io però voglio ricordare che il nostro è un direttore tecnico, è appunto un tecnico, non un uomo preposto per le tv (esempio banale e quello forse più apparente) o con l’incarico di gestire la società nel suo complesso. All’Inter questa figura manca.
Da molti anni ormai la domanda più frequente è: “ma all’Inter chi comanda?”.Questo avviene (non solo nelle società di calcio) quando non hai una divisione del lavoro efficiente, quando tutti fanno tutto e quindi nessuno fa nulla. La nostra massima espressione societaria, a mio avviso ( con l’intento di non offendere nessuno)  sono le dichiarazioni del nostro presidente sotto gli uffici Saras oppure a fine partite mentre sta entrando in macchina. Poi è più facile che si facciano errori di coordinamento e non si sappia chi sia il responsabile (caso Forlan, anche questo il più semplice), errori di comunicazione o che sia abbia l’idearealtà di una società debole.
Detto che un manager alla Galliani è forse impossibile(significherebbe togliere dalla scena il Presidente, e non credo che lo farebbe volentieri), prenderei un direttore generale (attuale carica tra le tante di Paolillo) operativo e non solo istituzionale.
Secondo me c’è un uomo perfetto per questo ruolo ,individuato già nel passato recentissimo, e corrisponde al nome di Gianpaolo Montali. Un grandissimo professionista con esperienze in diverse società non solo sportive (è stato docente universitario ed ha insegnato gestione delle risorse umane, cultura sportiva, marketing strategico e leadership all’ Università Bocconi di Milano). Di lui soprattutto si è potuto apprezzare il grandissimo lavoro svolto prima in una situazione complicata come quella di Torino post-calciopoli, poi in una piazza delicata come quella di Roma. Si dirà non è un uomo prettamente di calcio(ma le sue esperienze hanno smentito questo, e poi Branca ha già dimostrato di non voler troppe intrusioni. Abbiamo anche Ausilio come ds..)o non è legato all’Inter. Ma a noi manca una bandiera oppure manca forse un po’ di competenza,professionalità,capacità dentro qualche vuoto di troppo societario?. Trovo sia perfetto, trovo sia lui l’uomo giusto che forse ci è sempre mancato in 20 anni morattiani a parte la parentesi Mourinho. Grazie".

Piero

Sezione: Visti da Voi / Data: Ven 06 aprile 2012 alle 14:56
Autore: Redazione FcInterNews
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