Garlando: "Dalla classifica agli attacchi, passando per i due tecnici: tutti i motivi per un grande Inter-Juve"

Nonostante uno scudetto già assegnato e i 26 punti di distacco, Inter-Juventus resta Inter-Juventus. E allora non ci si può aspettare qualcosa di meno di una grande partita. Questo il pensiero di Luigi Garlando, che sulla Gazzetta dello Sport spiega i motivi della propria convinzione.

Classifica - I 6 punti di vantaggio sulla Roma, sesta, non sono un margine di serenità sufficiente per staccare il piede dall’acceleratore, perché l’Inter alla penultima viaggerà a Napoli e perché la concorrenza, tutto sommato, ha un calendario più tenero. Battere la Juve invece vorrebbe dire blindare quasi definitivamente il terzo posto e gestire senza ansia l’eventuale scivolone al San Paolo. Anche la Juve darà comunque una sbirciatina alla classifica, perché ad Allegri non dispiacerebbe eguagliare i 102 punti di Conte e al club non dispiacerebbe guastare i piani Champions della più acerrima rivale della storia recente.

Allenatori - Spalletti e Allegri, tutto sommato, di questi tempi, si assomigliano. L’Inter non ha annunciato di voler sostituire il suo allenatore e la Juve ha assicurato pubblicamente di voler tenersi il suo. In realtà le due società danno la sensazione di non essere pienamente convinte della conferma e di avere in testa pensieri liquidi in materia. Battere la Juve potrebbe servire molto a Spalletti e non solo per ragioni di classifica. 

CR7 - Cristiano Ronaldo vuole vincere la classifica cannonieri, per diventare il primo a riunire tre nobili troni del gol: Inghilterra, Spagna, Italia. I cannibali sono fatti così, saltano da un record all’altro, hanno sempre fame di primati. 

Attaccanti - Ma stasera sarà interessante anche seguire le altre punte. Lautaro sembra in vantaggio su Icardi, ma Spalletti ieri ha lasciato aperto uno spiraglio alla coppia. Per Maurito, che si è fatto un nome segnando gol alla Juve e che alla Juve è legato da teorie di mercato, sarà una partita non banale. 

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