Sul futuro della panchina della Juventus, la Gazzetta dello Sport interpella Alessandro Del Piero, grande ex bianconero. "Gli allenatori non hanno una data di scadenza, tutto dipende dalla sintonia con il club su programmi e obiettivi. Se c’è, allora non sarebbe giusto chiudere con Allegri", dice Del Piero.

La stupirebbe un ritorno di Conte, che pur sembra tramontato?
"Sì. In ogni modo, io mi auguro di rivederlo nel campionato italiano perché il calcio ha bisogno di un grande personaggio come lui".

Non pensa che non sia allenante il modo al risparmio in cui la Juve gioca il campionato?
"Quest’anno la Champions dimostra che, a parità di tecnica, vince chi riesce a esprimere il potenziale con la maggiore intensità. Al nostro campionato manca quel ritmo. Questa Champions insegna anche che la gestione del risultato sta diventando un eccesso da superare, ha vinto chi ha giocato sempre come se si stesse 0-0. Oggi dobbiamo chiederci cosa significa giocare bene e soprattutto a che velocità e intensità si debba andare per farlo. In Europa ho visto prestazioni tecniche, fisiche ed agonistiche a livelli impensabili".

Aveva puntato su Dybala. Teme di perdere la scommessa?
"Credo che valutare Dybala sulla base di questa stagione sia un errore. Non credo che il problema sia la convivenza con Ronaldo, ma più in generale un discorso di inserimento nelle dinamiche della squadra. E forse anche di testa e di fiducia, da recuperare".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 14 maggio 2019 alle 10:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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