HANDANOVIC 5,5 - L'inizio è da incubo, gli tirano in porta due volte e senza batter ciglio siamo già 2-0. La terza rete può assegnarla d'ufficio ai compagni che restano ad ammirarlo in uscita a mano alta. Fa quello che può per evitare un risultato più imbarazzante, anche se i gol che subisce non lo esentano totalmente da responsabilità. 

D'AMBROSIO 5 - Insigne non è in serata artistica, però si prende il lusso di portarlo a spasso facendosi inseguire un po' ovunque. Il terzino da Caivano esegue e ci mette il massimo impegno, però concede troppa libertà nella sua zona e il raddoppio di Hamsik lo vede colpevolmente fuori posizione. Sul terzo gol dimentica di marcare Insigne. In attacco è assente ingiustificato.

RANOCCHIA 5,5 - Quando imposta va nel panico, quando il Napoli parte non sa dove andare a parare anche se la colpa è soprattutto di chi gli gioca davanti che lo abbandona, quando deve passarla a un compagno trova una maglia bianca. Riesce qualche volta a salvare situazioni pericolose mettendoci il piede o qualunque altra parte del corpo, ma si vive di casualità.

MIRANDA 5,5 - Troppo passivo, sia nelle situazioni chiave del match sia nell'uno contro uno con Gabbiadini, che fisicamente lo mette in difficoltà. E' lui a tenere in gioco Hamsik in occasione del raddoppio partenopeo, e a questo si aggiungono errori in fase di impostazione inusuali. La lucidità ultimamente lo accompagna a intermittenza.

ANSALDI 5 - Inconcludente e pasticcione, si fa vedere poco in zona offensiva e fatica contro un Hysaj pimpante. Callejon lo beffa facendo da sponda a Zielinski nel gol del vantaggio e lo tiene sempre in apprensione. Inizia bene la ripresa, salendo con maggiore convinzione. Ma è un fuoco di paglia..

BROZOVIC 6 - Premessa: la sua fase difensiva lascia parecchio a desiderare. Sembra si trovi lì per caso quando il Napoli attacca e più che mantenere l'ordine vive di interventi estemporanei sul pallone. In avanti è ovunque, partendo però basso, e questo ne limita il potenziale offensivo. Così come la predisposizione a toccare 3-4 volte di troppo il pallone rallenta la manovra della squadra. Però quanto meno ci prova e resta in partita.

KONDOGBIA 4,5 - A tratti sembra uno di quei coni che si usano in allenamento per allenarsi nel dribbling. Pressoché assente in fase di costruzione, con diversi palloni consegnati agli avversari, è in palese difficoltà in fase difensiva, lui che sarebbe in campo proprio per tamponare. Inquietante il modo in cui arranca inseguendo i portatori di palla in maglia bianca. Un evidente passo indietro (DAL 56' JOAO MARIO 5,5 - Entra in punta di piedi, ossia nel modo meno adatto. Prova a mettere in campo qualche idea, ma nel caos tutto si perde in una bolla di sapone).

CANDREVA 5,5 - Preso da raptus in stile 'Io sono leggenda', più di una volta prende palla e attacca da solo l'intera retroguardia partenopea. Riuscendo anche a mantenerne il possesso. Tenta di trascinare i compagni che però neanche provano a stargli dietro, e alla fine si ritrova a fare il solista, che non è mai un bene. Volenteroso ma confusionario nella ripresa, Reina gli nega la gioia del gol (DAL 76' PALACIO SV).

BANEGA 5 - Molte più ombre che luci. Soliti guizzi da prestigiatore (il modo in cui nasconde la palla lui è ancora oggetto di studio) e altrettanto solita tendenza ad assentarsi a lungo dal campo, vuoi con la testa vuoi col corpo, che non oppone mai a Diawara lasciandolo libero di impostare. Se in costruzione ha l'etichetta di (potenziale) uomo in più, in fase di interdizione è l'uomo in meno (DAL 46' EDER 5 - Inizia sprintando e pressando, poi si adegua al clima interno e sparisce dal campo).

PERISIC 5,5 - Indecifrabile. Gran parte delle ripartenze nerazzurre potenzialmente efficaci lo vede protagonista, poi però si ostina a cercare dribbling forzati oppure perde il tempo e della ricezione e dell'assistenza al compagno. Eppure due occasioni per fare centro gli capitano. Sembra che viaggi a una sua frequenza personale, distante da quella della squadra. Con risultati quasi impalpabili.

ICARDI 5,5 - Rispetto alla tradizione in terra partenopea ha diverse occasioni per fare centro, ma trova sempre il muro arancione che risponde al nome di Reina. Si muove e detta il passaggio, ricevendo anche la fiducia dei compagni che però non ottengono in cambio quanto sperato. Palloni alti neanche ne vede: Koulibaly non fa prigionieri.

ALL. PIOLI 5 - Non è chiaro cosa abbia detto di sbagliato nello spogliatoio per regalarsi 5 minuti da incubo. Bastasse dire le cose giuste, metà dei problemi sarebbero ridotti, quindi colpe per questo non gliene si possono imputare. Tatticamente però la sua Inter è uno scolapasta, con tre centrocampisti che si fanno sovrastare dai dirimpettai e tanti, troppi giocatori che salgono in modo scriteriato. L'equilibrio tattico e psicologico oggi sono miraggi, così come il piazzamento Champions. E i timidi passi avanti di lunedì scorso sono stati spazzati via in un colpo solo.


NAPOLI: Reina 7, Hysaj 6,5 (dal 61' Maggio 6), Albiol 6, Koulibaly 6,5, Ghoulam 6, Zielinski 7, Diawara 6,5, Hamsik 7 (dal 76' Rog sv), Callejon 6,5, Gabbiadini 6, Insigne 6,5 (dal 58' Giaccherini 5,5). All. Sarri 7


ARBITRO: RIZZOLI 6 - Peccatucci veniali, nulla più. La gara non si sviluppa in modo rognoso, la pochezza agonistica dell'Inter è un assist anche per lui. Prestazione comunque convincente, il dubbio principale è la posizione di Callejon in occasione dell'1-0 ma qui si fida dell'assistente e forse fa bene.

ASSISTENTI: Di Fiore 6 - Dobosz 6

ASSISTENTI ADDIZIONALI: Tagliavento 6 - Celi 6

Sezione: Pagelle / Data: Ven 02 dicembre 2016 alle 22:37
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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