La Fiorentina vince a Milano e mostra a Inter e Milan come si costruisce una squadra vincente. Questo il succo del pezzo di oggi di Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport. "L’Inter di Palacio, che nega l’assist a Icardi che l’aveva negato a Osvaldo, deve ancora maturare questo spirito di squadra, quest’empatia. Ma è sulla strada giusta. Montella lavora nel laboratorio viola da tre anni, Mancini solo da pochi mesi. Le idee sono le stesse. La frenata di ieri, dolorosa per la classifica, non è passo indietro nella crescita. Anzi, l’Inter ha confermato la nuova disponibilità a costruire e ad attaccare con continuità. Ha giocato alla pari. La roulette degli episodi (palo Guarin, miracoli Neto, sprechi Icardi, Palacio...) avrebbe anche potuto far uscire una vittoria. Ciò che manca oggi a Mancini, rispetto a Montella, a parte le ore di insegnamento, è un pugno di ingegneri alla fonte del gioco, perché in quella zona Mazzarri aveva precettato quasi solo muratori. Al momento tutto passa dai piedi dell’ex brutto anatroccolo Guarin. Troppo poco. La crescita di Kovacic, che ogni volta smentisce la buona prestazione precedente, e il prossimo mercato risolveranno il problema. Anche se mancare l’approdo in Europa vorrà dire dover vendere e spendere meno. Ma la direzione di lavoro è giusta, la mentalità pure, la guida tecnica solida. Il solco è stato tracciato, il piano di volo dell’Inter per il futuro è chiaro e affidabile. A differenza del Milan, dove si naviga a vista e dove è tornato terribilmente in ballo il futuro prossimo di Inzaghi. Il Verona, proverbialmente fatale, si avvicina minaccioso. In caso di nuova rivoluzione, la lezione di Montella può servire: idea di gioco, esperienza di magistero, qualità di interpreti, pazienza dopo la semina". 

Sezione: News / Data: Lun 02 marzo 2015 alle 12:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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