"Per noi diventa anche un esame di maturità: se uscissimo da questo tipo di partite con delle prestazioni importanti, al di là del risultato, ne guadagneremmo per il futuro del nostro campionato". Queste le parole del tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, nella conferenza stampa alla vigilia della partita contro l'Inter. "Non ho una tradizione favorevole a San Siro, speriamo di sfatare questo tabù. Giochiamo in 11, ma non vi dico chi al posto di Zapata…", sorride il Gasp.

"È un momento del campionato molto avvincente con molte squadre coinvolte - ha aggiunto l'allenatore della Dea -. Affrontiamo una grande squadra: con Spalletti sono sempre stati in zona Champions e questo dimostra la dimensione dell'Inter. Se si ripetesse il cammino successivo dopo il 7-1, mi va bene perdere ancora così. Per noi è una partita di prestigio, veniamo da un momento buono: affrontiamo una squadra forte in uno stadio che si preannuncia con un grande pubblico. Sarà una partita di livello, contro una squadra che ha ritrovato risultati, organico, fiducia. Ma non ho mai avuto dubbi che si potessero riprendere". Poi un passaggio sul 4-1 bergamasco nella gara d'andata: "Era stato un risultato molto importante per noi che ci aveva dato la forza di fare poi questo tipo di campionato, ma non sarà quella la partita di riferimento". 

Capitolo indisponibili: "Toloi non ce la fa, quindi non potete sbagliare lo schieramento nella difesa. Zapata? Prima o poi doveva succedere, non sarà nemmeno l’unica ma è quaranta giorni che giochiamo anche senza perché avevamo in rosa le sostituzioni per poter rimediare. E’ successo a centrocampo e sugli esterni ma davanti si avverte di più perché abbiamo meno certezze, ancora di più rispetto a Ilicic perché di Zapata non abbiamo un sostituto di quelle caratteristiche".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 06 aprile 2019 alle 14:18
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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