"Uno shock calcistico come questo di Lukaku non lo ricordo. Forse Figo dal Barça al Real". Lo dice Walter Zenga, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

E la prima sensazione da cuore Inter, Walter Zenga?
«Quando l’ho conosciuto, mi era sembrato un altro: dunque delusione, forte. Per quello che aveva detto, e in un’intervista molto sentita: “Mai alla Juve”. E per quanto fatto da Marotta e Ausilio. Mi metto nei loro panni: giorni e giorni di trattative con il Chelsea per scoprire che intanto Lukaku o chi per lui aveva parlato con il Milan e la Juve; per sapere dal Chelsea che c’è un’offerta della Juve. Solo tempo perso: si chiama mercato, per carità, ma...».

Ma proprio alla Juve, dice?
«A parte che leggo che da quelle parti i tifosi non fanno capriole di gioia. A parte che Vlahovic può sempre dire “Io non me ne vado”, ma da ultrà dentro dico: quando chiudi ci resti male, ma poi è finita, non ti interessa il dopo, il dove. E comunque intendevo un’altra cosa».

Ovvero?
«Ma dirlo prima, no? C’era bisogno di sparire, di non rispondere neanche ai compagni? Io le persone le ho sempre guardate negli occhi e non sono mai scappato. Non bastava, il giorno dopo la fine del campionato, dire: “E’ stato bello, ma vado altrove”? Magari l’avrebbero anche ringraziato, e amici come prima».

Giusto dire al Chelsea: Lukaku non ci interessa più?
«Sì, certo. Ma non lo dico come quei tifosi che oggi si consolano pensando a tutti i gol che ha sbagliato. Lo dico così: quanti campioni sono passati dall’Inter, se ne sono andati, ma l’Inter è sempre andata avanti lo stesso? Che vada. Amen, capitolo chiuso, resta solo una domanda: non dove vai, ma perché te ne vai? Per tre milioni in più all’anno? Avrà avuto paura che l’Inter non riuscisse a trovare un accordo con il Chelsea. ma questo Lukaku non l’ha spiegato. E non so se lo farà mai. Di sicuro non potrà mai più entrare a San Siro e sentire amore, come io e chi ha voluto davvero bene all’Inter possiamo fare ancora oggi. E ci perde solo lui».

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 16 luglio 2023 alle 10:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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