Andrea Zanchetta si gode la vittoria dello scudetto dell'Inter Primavera da allenatore. Raggiunto da Sportitalia dopo il triplice fischio del Viola Park, è questo il suo primo commento a caldo: "C'è anche il mio nome, c'è quello di tutti quelli che hanno lavorato con la Primavera, anche chi stasera non è qui. All'Inter mi sono sempre sentito in famiglia, sono contento di aver portato questo trofeo".

Hai sempre detto sì alle esigenze di questa società.
"Assolutamente sì, ho avuto anche pazienza ma il rapporto con l'Inter non è solo lavorativo. Mi hanno cresciuto e continuiamo a divertirci insieme. È un aspetto più affettivo che lavorativo". 

È l'ultima partita da allenatore della Primavera? Puoi andare ad allenare i grandi?
"È una domanda difficile a cui rispondere, al momento mi voglio godere la festa. Non voglio dire che non ci sono possibilità, ho parlato col direttore ma ci voglio ragionare bene e con calma. Poi prenderemo la decisione più giusta, come abbiamo sempre fatto".

L'immagine più bella dello scudetto?
"Vorrei nominare tutti, anche i ragazzi andati via a gennaio. Questo ci ripaga di quanto ci è mancato in Youth League".

Quanto è difficile allenare il proprio figlio?
"Molto, ma penso più per lui. Voglio fare una dedica a Mattia perché mi ha reso il compito più facile, ma per lui sicuramente è stato difficile".

Vuoi fare un in bocca al lupo per Inzaghi?
"Ora io, i miei figli e mia moglie prendiamo la macchina e andiamo a tifare. Non si dice mai niente, ma l'in bocca al lupo è d'obbligo. Ho voce per tifare anche domani".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 30 maggio 2025 alle 23:05
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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