Diamo tempo al tempo. Siamo appena a giugno, l'Inter un colpo in avanti lo ha già piazzato e si chiama Rodrigo Palacio. Funzionale al 4-2-3-1 o al 4-3-3, perfetto per le idee di Andrea Stramaccioni. Eppure, per il reparto offensivo non basta. Perché un altro esterno d'attacco serve come il pane, oltre all'operazione Mattia Destro che rientra nell'ambito della punta centrale. Per questo l'Inter si è mossa prima con convinzione verso Lucas, un vecchio pallino per cui non mancheranno nuovi approcci per sondare la situazione anche dopo le Olimpiadi. Eppure il prezzo è alto e la pista estremamente complessa, per il neymariano discorso del Mondiale 2014 che spinge i gioielli brasiliani a rimanere in terra natale.

Il piano B è stato individuato in Sebastian Giovinco, un'altra trattativa mica da ridere. Comproprietà tra Parma e Juventus, prime discussioni coi ducali, la dirigenza bianconera ha captato l'interesse e pare disposta a riscattare Giovinco (se non fosse solo una mossa mediatica per allontanare l'Inter) a tutti i costi. Un'altra idea che rischia di sfumare. E adesso? Gli altri piani B, o se preferite C, D e così via, sono stati individuati in diversi nomi. Prima l'abboccamento con Gaston Ramirez, ma più di 15 milioni è decisamente troppo, per un giocatore non propriamente di quel ruolo; poi, ieri, l'incontro per Alejandro Gomez con il Catania. Un nome low cost che non esalta la piazza.

Ecco, questo è il punto. La paura del popolo - rigorosamente nerazzurro - è questa: che arrivi un elemento a basso prezzo ma tutt'altro che esaltante, perché il Papu titolare non è una prospettiva che infiamma la gente di San Siro. Naturalmente per ora nulla è ancora scritto, il terrore è quello che si materializzi un bis di quello che fu - per rimanere sull'asse Catania-top team - l'impatto disastroso di Jorge Martinez in una Juventus in ricostruzione, proprio come quest'Inter (ma con ben altre cifre, sia chiaro). Paure comunque disinnescabili col tempo: all'Inter sanno e bene cosa fare, non si agirà per caso.

Il tempo vuol dire anche aspettare le uscite per reinvestire soldi freschi, magari da Diego Forlan aspettando che rientri dal Sudamerica. Lo scenario potrebbe cambiare e non è ancora scontato nulla. Tra i piani B, la fiducia e le paura c'è ancora un grosso spiraglio, ovvero due mesi e mezzo di mercato. I giudizi dovranno arrivare più avanti, per ora solo prospettive. Aspettando il colpo...

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 15 giugno 2012 alle 13:09
Autore: Fabrizio Romano
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