Stasera gli ottimi rapporti tra i due club in sede di mercato verranno momentaneamente messi da parte, anche se prima e dopo Genoa-Inter è verosimile che le due dirigenze approfittino del recupero dell'undicesima giornata di campionato per portare avanti certi discorsi da completare a gennaio. Ma l'attualità è un impegno importantissimo per i nerazzurri, che devono continuare sulla strada intrapresa sabato scorso cercando di ottenere il secondo successo consecutivo e accorciare così la classifica. Non meno delicata questa partita per la squadra di Malesani, che dopo qualche passo falso di troppo ha ritrovato il sorriso al Franchi di Siena. Due sfidanti che vengono dunque da una vittoria e devono, giocoforza, centrarne un'altra per impreziosire la propria classifica.

DUELLO SULLE FASCE - Un pizzico di sfortuna è sempre all'ordine del giorno in casa Inter, che pur recuperando Forlan (partirà dalla panchina) ha perso Ranocchia proprio nella seduta di rifinitura. Poco male, Lucio-Samuel contro la Fiorentina è tornata a essere una diga insuperabile e merita una conferma. Rispetto a sabato, però, non ci sarà Maicon, lasciato a riposo da Ranieri. La sua assenza, dopo un rientro rinvigorente, verrà verosimilmente coperta dall'arretramento di Zanetti, che ha scontato la squalifica ed è pronto a macinare nuovamente chilometri, proteggendo Faraoni che dovrebbe giocargli davanti. Proprio l'esterno di Bracciano sarà ancora una volta sotto i riflettori, alla ricerca dell'ennesima conferma positiva. Su quella corsia lui e Pupi dovranno fronteggiare Merkel e Moretti, mentre dall'altra parte Mesto e Rossi avranno il loro bel da fare di fronte a Nagatomo e Coutinho.

MUDOLI SPECULARI - Ranieri sembra infatti orientato a confermare il modulo che ha portato i 3 punti contro la Fiorentina: un 4-4-2 non proprio lineare, con Coutinho che in fase d'attacco ha licenza di convergere al centro per verticalizzare verso le punte Pazzini e Milito, con il Principe che, se patisse ancora un po' di dolore sulla caviglia, lascerebbe il posto a Zarate. Malesani proporrà verosimilmente un modulo speculare, con Merkel largo a sinistra in fase difensiva, ma libero di accentrarsi quando la sua squadra attacca, anche perché il reparto offensivo del Genoa, privo di Palacio, dovrà affidarsi a Pratto e Jankovic, non certo due prime scelte. Proprio in attacco le due squadre hanno dato probabilmente il peggio di sé finora: appena 16 reti a testa all'attivo, bilancio misero in 14 giornate di campionato, dovuto soprattutto alle numerose assenze che tutt'ora attanagliano entrambe le rose.

THIAGO MOTTA, PENSACI TU - Con le fasce che attendono i guizzi di Coutinho e Merkel, il duello si vedrà soprattutto in mezzo dove Thiago Motta e Cambiasso rischiano di soffrire il dinamismo  di Constant e la tecnica di Veloso, ma se i due nerazzurri ripeteranno la buona prova contro la Fiorentina potranno avere la meglio in questa meta-sfida di doppio. In particolare, l'italobrasiliano, che per la prima volta da quando l'ha lasciato tornerà a Marassi (mentre Milito rischia di saltare per l'ennesima volta il suo ritorno nella Genova rossoblù), può essere una delle chiavi soprattutto in fase di costruzione. Se farà valere la sua fisicità e se Cuchu gli coprirà le spalle, Thiago Motta potrà essere l'uomo in più in mezzo. Il jolly di Malesani sarà invece Kaladze, anche solo per i suoi trascorsi milanisti. L'esperienza del georgiano è un'arma determinante per non farsi 'ingannare' dai movimenti in area di Pazzini. Se poi, Milito o Zarate cercassero spazi nella fetta di campo tra difesa e centrocampo rossoblù, accorciando verso la propria mediana, si creerebbe quella superiorità numerica sulla trequarti che altererebbe la linea difensiva del Genoa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 dicembre 2011 alle 09:18
Autore: Fabio Costantino
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