«La sanzione deve tenere conto della posizione della società nei confronti dei tesserati. Non è una responsabilità oggettiva in senso tecnico, ma derivata dal comportamento dei propri tesserati». Questa è la spiegazione che ha dato il procuratore federale Stefano Palazzi circa i criteri utilizzati nel richiedere le pene per i club. Due punti per ogni responsabilità oggettiva, un punto per le aggravanti (articolo 7, comma 6) e un punto per ogni responsabilità presunta.

RISCHIANO LAZIO, NAPOLI E UDINESE - Ed ecco allora che, con i precedenti di questi giorni, si potrebbe cominciare ad ipotizzare lo scenario per quanto riguarda i club interessati in Serie A. Ad esempio, il caso-Atalanta ricalca quello della Lazio, inguaiata dai presunti illeciti di Stefano Mauri in Lecce-Lazio e Lazio-Genoa. Il rischio c'è ed è concreto per il club di Lotito: 5 o 6 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato, con conseguente estromissione dall'Europa League. Più complessi i casi che riguardano Napoli e Udinese. I partenopei sono invischiati nella vicenda a causa dell'ex portiere Matteo Gianello, che di fatto ha confessato l'illecito in merito alla partita Sampdoria-Napoli. Con sé potrebbe trascinare Paolo Cannavaro, Grava (omessa denuncia) e, di riflesso, la società azzurra per responsabilità oggettiva. Idem per l'Udinese: l'interrogatorio di Andrea Masiello ha confermato ciò che si evinceva dalle intercettazioni. Il difensore ha dichiarato di aver intavolato un tentativo di illecito per Udinese-Bari del 9 maggio 2010 assieme ad altri tesserati pugliesi (Salvatore Masiello, Bonucci, Belmonte e Parisi) e uno dei friulani (Simone Pepe). Proprio l'attuale centrocampista della Juventus (omessa denuncia) tirerebbe in causa il suo vecchio club. Basta un punto per perdere l'Europa.

LE ALTRE - Il Genoa potrebbe pagare con un -2. Sul Siena pende la responsabilità diretta del presidente Mezzaroma: dovesse essere scongiurata la responsabilità diretta, si andrebbe verso il patteggiamento in stile-Grosseto (-6 punti per 8 illeciti) e la Serie A sarebbe salva. Stesso discorso per il Lecce, che eviterebbe la Lega Pro restando in Serie B. Resta da chiarire la situazione del Chievo.

Eppure facevano finta di nulla.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 02 giugno 2012 alle 11:30
Autore: Alessandro Cavasinni
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