Nessun intoppo, ma per avere il protocollo definitivo che dia le linee guida per ripartire ci sarà bisogno di aspettare la prossima settimana. Questo quanto riferisce il sito della Gazzetta dello Sport a riguardo dell'atteso incontro svoltosi stamane tra i dirigenti Figc, la commissione medica preposta e un pool di esperti.

Il tema chiave è studiare un percorso che metta al riparto da qualsiasi rischio il cosiddetto 'gruppo squadra', di cui fanno parte non solo i calciatori e lo staff tecnico, ma anche tutti gli altri tesserati, dai medici ai magazzinieri di un club. "Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’ - si legge nel comunicato -. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue. Peraltro, su input della stessa Figc che, per facilitare l'espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità: priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C". 

Le parole del presidente Federale, Gabriele Gravina: "Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via".

Sezione: Focus / Data: Mer 15 aprile 2020 alle 16:24 / Fonte: Gazzetta.it
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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