Dopo le audizioni con i due giocatori e la chiusura delle indagini della Procura federale rappresentata da Chiné, tra qualche giorno Francesco Acerbi e l'Inter conosceranno il proprio destino. Perché dalla decisione del Giudice Sportivo dipenderà il futuro del difensore nerazzurro per la stagione e non solo. La piega che prenderà tutta questa storia può essere ipotizzata su tre vie: "Squalifica, quasi certamente lunga, o assoluzione. E poi c’è la terza via, quella che il giudice sportivo, in base alla relazione della Procura Figc, propenda per la violazione non dell'articolo 28, ma del 39 (condotta gravemente antisportiva), comminando ad Acerbi una squalifica fra 2 e 3 giornate" si legge su Tuttosport che fa luce anche sulle opzioni per il prosieguo in nerazzurro o meno dell'ex Lazio.  

"Se il giudice sportivo dovesse optare per non squalificare Acerbi, il giocatore sarebbe regolarmente in campo contro l’Empoli nel posticipo di Pasquetta, andando così a terminare il campionato e sperando pure nella convocazione per l’Europeo. E soprattutto resterebbe regolarmente al suo posto anche nella prossima stagione - alternandosi con De Vrij -, evitando così al club di Viale della Liberazione di intervenire sul mercato". Stesso scenario che si prefigurerebbe nel caso in cui "dovesse arrivare la squalifica 'soft'" che equivarrebbe alla squalifica per 2-3 giornate prima di tornare arruolabile. 

Tutto diverso sarebbe nel caso in cui dovesse arrivare lo stop di 10 giornate. "A quel punto, sarebbe davvero complicato per l’Inter, che dai tempi di Moratti ha preso posizioni molto nette sulla lotta al razzismo, ipotizzare di continuare la propria storia con Acerbi" sentenzia TS che spiega: "Anche perché diventerebbe difficile pensare a un percorso di 'redenzione' o riabilitazione dell’immagine del giocatore" considerata la versione ribadita dal difensore dell'Inter Acerbi che avrebbe "ribadito di non aver pronunciato insulti di tale gravità e anzi, fosse stato per lui, avrebbe rilasciato nuove dichiarazioni per spiegare quanto successo secondo il suo punto di vista". Tradotto: risulta impensabile che faccia dietrofront ammettendo "qualcosa che secondo lui non ha detto o fatto". A quel punto dunque l’Inter si troverebbe di fatto spalle al muro e potrebbe puntare ad una risoluzione di contratto puntando "magari sulla giusta causa, anche se il giocatore chiaramente si metterà di traverso continuando a difendere la propria posizione". 

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Sezione: Focus / Data: Sab 23 marzo 2024 alle 14:40
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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