L'editorialista de La Repubblica Paolo Condò, intervistato da Numero Diez, sottolinea come la Serie A si sia impantanata in un livello piuttosto basso e nulla riesce a fare per evolversi:" Secondo me a bloccare l’evoluzione c’è il fatto che tra le squadre che compongono la Serie A, quasi nessuna riesce a pensare a lungo termine, ma ognuna misura il proprio tornaconto immediato. A mio avviso bisognerebbe tornare a un campionato a 18 squadre, per migliorare la qualità media del campionato e la competitività che ne conseguirebbe anche in Europa. Ci sono però un sacco di squadre che negli ultimi anni hanno fatto avanti e indietro tra Serie A e Serie B che sono preoccupati dalla cosa, per paura di essere loro a dover retrocedere per cambiare il format. Ad esempio, contro la riduzione a 18 squadre continua a votare l’Atalanta, anche se ormai è da più stagioni che è stabilmente una squadra che si qualifica alle coppe, ma a causa del proprio passato nelle zone basse continua ad essere contraria. Un altro problema è stato l’applicazione del Decreto Crescita per le squadre di calcio, che non promuove i giocatori italiani perché economicamente conviene di più prendere degli stranieri, che porta danni anche alla Nazionale che ha un ventaglio di opzioni sempre più ristretto. L’emendamento Nannicini secondo me andava nella giusta direzione, ovvero nel porre una soglia limite intorno ai 2 milioni di euro: cioè se un giocatore costa almeno 2 milioni, quindi ha un valore comprovato, allora ci sono agevolazioni, ma se il valore del giocatore è al di sotto di questa soglia le agevolazioni non spettano. Molti si opposero perché si diceva che questa soluzione permetteva solo alle grandi squadre di beneficiare di agevolazioni per i giocatori esteri. Ma per come la vedo io in ogni caso le 'piccol' non competono con le grandi, e quindi è importante che facciano come sta facendo per esempio l’Empoli, che costruisce dal proprio vivaio i talenti che poi manda in prima squadra. Se anche le piccole hanno convenienza nel prendere giocatori dall’estero, tra l’altro di dubbio valore, piuttosto che valorizzare i ragazzi italiani, non si avrà mai un miglioramento in questo senso“.

Sezione: Focus / Data: Lun 10 aprile 2023 alle 08:00
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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