Oggi la Gazzetta dello Sport ha intervistato Gabriele Puccio, classe 1989, attualmente alla Pro Sesto, ma con un passato nella Primavera nerazzurra. E un ricordo indelebile: la presenza in Champions League con l'Inter proprio al Philips Stadion contro il PSV. "Avevo da poco debuttato in Coppa Italia contro la Reggina, nella gara del primo gol di Balotelli. Erano già due anni che mi allenavo in prima squadra e sì, sognavo quel momento. Ma mi sarebbe piaciuto tanto poter giocare a San Siro…", rivela Puccio.

Si aspettava di esordire?
"Assolutamente no. Poi era una partita delicata, loro dovevano vincere per forza per passare il turno. Lo stadio era una bolgia, un’atmosfera incredibile. È stata un’emozione unica, purtroppo oggi devo dire irripetibile".

E si ricorda cosa le disse Mancini prima dell’ingresso in campo?
"Aveva tanti fogliettini per le palle inattive. Dovevo entrare e comunicare ai grandi che dovevano cambiare posizione. Mi parlava ma ero frastornato. Poi mi fa: “Hai capito?”. Io: “Più o meno”. E lui: “Ok, entra e gioca…”".

E i compagni cosa le dissero?
"Giocai esterno. Maxwell si avvicinò: “Puccio, stammi vicino che non ce la faccio più”".

Un rimpianto?
"Chiesi l’uno-due a Suazo. Ero solo, ma lui invece di restituirmi palla calciò...".

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Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mar 02 ottobre 2018 alle 10:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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