Ai microfoni di Calciomercato.com ha parlato Federico Bonazzoli, scuola Inter e ora al Lanciano via Sampdoria, che ha toccato diversi argomenti tra cui proprio le recenti vittorie della Primavera nerazzurra. "Purtroppo ho avuto la sfortuna di lavorare per poco tempo con Vecchi - ha spiegato l'attaccante -. Secondo me è una persona splendida ed un bravissimo allenatore.  E’ molto preparata e anche a livello umano: sono contento per i miei ex compagni, con alcuni di loro sono cresciuto e so quanto meritano questa soddisfazione. Icardi? Ho trascorso molto tempo, fortunatamente, con la prima squadra e con Icardi avevo un ottimo rapporto. Prendevo spunto da lui per come si muove in campo. E’ una persona per bene, generosa. Aiutava molto spesso noi più giovani, ad inserirci nel gruppo. Eder invece è un ragazzo eccezionale, sempre sorridente e disponibile con tutti. In campo sta facendo vedere cose importanti, una stagione strepitosa. Adesso è esploso definitivamente, magari qualcuno non se l’aspettava. Con tutto il talento che ha il gol arriverà presto".

Esordio a sedici anni in Europa League, secondo solo a Pellegrini nella storia dell’Inter. L’etichetta del golden boy, coniata nel torneo di Viareggio, è stato un peso? 
"No, non è stato un peso. Quando uno fa le cose fatte bene è giusto che riceva i complimenti. Devi essere bravo a tenere i piedi per terra e cercare di fare meglio sempre. Non bisogna montarsi la testa se si vogliono raggiungere gli obiettivi. Non voglio pensare di essere chissà chi, sono un ragazzo di diciotto anni e ho tutto ancora da dimostrare, ho una carriera davanti". 

Che ricordo ha di quella gara con il Saint-Etienne, schierato titolare da Walter Mazzarri? 
"E’ stato fantastico, c’erano cinquantamila persone allo stadio. Come ho sempre detto, non smetterò mai di ringraziare Mazzarri che mi ha dato una possibilità unica.  Penso che sia stata una delle cose più belle che mi sono capitate. Ogni tanto vado a rivedere le immagini, le foto di quella serata. Giocare nell’Inter è stato un motivo di orgoglio". 

Che tipo di allenatore è Mazzarri? 
"E’ molto preparato, le sue squadre sono sempre molto organizzate. Gli devo molto, spero di rivederlo molto presto su una panchina perché è strano il contrario. Con lui mi sono trovato veramente bene, non mi aspettavo di essere trattato da giocatore della Prima squadra. Ho dei ricordi di lui maginifici". 

Rimpianti per come sono andate le cose con la cessione alla Sampdoria? 
"Io l’ho vissuta sapendo che il lavoro del calciatore è anche questo. Penso che la società fa i suoi e i nostri interessi". 

Qual è il giocatore a cui è più legato? 
"D’Ambrosio, è un ragazzo eccezionale. Ci sentiamo quasi tutti i giorni, mi ha aiutato tantissimo. Mi dava  molti consigli, un vero amico. C’è sempre stato, nei momenti belli e in quelli brutti". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 15 aprile 2016 alle 14:23
Autore: Redazione FcInterNews.it
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