È un ruolo delicato, quello del portiere. Si fa presto a stupire – magari con parate spettacolari a favore di pubblico, ma la quotidianità è un’altra cosa. Di buoni portieri, in giro, ce ne sono molti: ma l’ottimo scarseggia. L’Inter, lungimirante in tutto ciò, ha messo al sicuro la propria porta sia per il presente che per i prossimi dieci anni. In che modo? Attraverso la conferma di Julio Cesar, con il rinnovo contrattuale – per altri due anni – a Francesco Toldo e con l’acquisto di Emiliano Viviano. Dei portieri dell’Inter ne abbiamo parlato con Dino Zoff, che non ha bisogno di presentazioni.

Zoff, partiamo da Julio Cesar.

“Il portiere brasiliano, senza dubbio, è uno dei migliori estremi difensori. Insieme a Buffon, si impone all’attenzione sia del panorama nazionale che internazionale. Ed è chiaro che se difendi la porta del Brasile, un perché ci sarà…”

Quali sono le sue qualità?

“Ha un ottimo senso del piazzamento, è puntuale nelle uscite e guida anche la sua difesa. Ma questo è tutto merito suo e della sua capacità di lavorare e migliorare ogni giorno”.

Toldo ha rinnovato per altri due anni.

“Non è un premio alla carriera. Il rinnovo se lo merita, ed è un attestato di stima che si porta dietro da tempo: ha difeso – da titolare – la porta dell’Inter per tanto tempo e quando Mourinho lo manda in campo, seppur in Coppa Italia, si fa trovare sempre pronto”.

Lei lo conosce bene, Francesco.

“Sì, abbiamo lavorato assieme ai tempi della Nazionale e non posso che parlare bene, sia del ragazzo che del professionista”.

In ultimo, l’Inter si è portata avanti con il lavoro: il 2 febbraio 2009, a poche ore dalla chiusura del calciomercato, ha acquistato la metà del cartellino di Emiliano Viviano per 3,5 milioni di euro. Per ora rimarrà al Brescia, poi, a partire da luglio si aggregherà con l’Inter.

“Tutti parlano bene di questo ragazzo: le sue qualità non sono in discussione. Tra l’altro, l’ho anche visto all’opera…”.

Però.

“Lasciamolo crescere e lavorare: il ruolo del portiere è delicato. Poi, più avanti e quando sarà chiamato per impegni più gravosi e importanti, vedremo e giudicheremo meglio”.

Chiuso il capitolo portieri, come interpretare lo sfogo di Mourinho?

“Non sono cose mie: non voglio giudicare perché è un contesto che non mi appartiene”.
 

Sezione: Esclusive / Data: Ven 06 marzo 2009 alle 10:45
Autore: Giuseppe Granieri
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