L’Inter adesso si trova di fronte a un bivio, forse il più importante della stagione, un esame quasi decisivo per cercare il salto di qualità che le serve per spiccare il volo e convincersi che si può subito fare qualcosa di grande. Un bivio che si chiama derby, una partita da vincere per cancellare definitivamente le sconfitte con Roma e Siena e dimostrare che sono state solo dei passaggi dolorosi per crescere e continuare così a costruire, mattone dopo mattone, il nuovo progetto. La Strama Inter è chiamata a farlo proprio contro i cugini che stanno provando a rialzare la testa, una sfida che vale doppio, da vincere per la supremazia cittadina ed evitare una pericolosa rinascita del Milan, che con la rivoluzione d’ottobre potrebbe tornare squadra vera e temibile.

Per cercare di farlo Stramaccioni ha già sacrificato sull’altare del dio derby Zanetti, Samuel, Milito, Cassano e Palacio, esentati dalla trasferta di Baku, oltre a Nagatomo e, parzialmente, Ranocchia. Sette uomini per provare a ripetere il 4 a 2 dell’ultima stracittadina, l’espressione massima, fino a questo momento, della Strama Inter, una vittoria bellissima che convinse Moratti che quello con l’allenatore romano era vero amore, degno di un triennale e di un progetto a lungo termine. All’alba a Malpensa, di ritorno dall’Azerbaijan, nonostante il bel 3 a 1 contro il Nefchi e una trasferta kilometrica e devastante per la lunghezza degli spostamenti, negli occhi dei giocatori nerazzurri non si leggevano stanchezza o rilassatezza, ma già la concentrazione per la sfida più importante che senza più l’Europa League di mezzo adesso può occupare tutte le loro energie.

Sembra che la difesa a 3 in un sol colpo abbia risolto tutti i problemi che aveva l’Inter, non solo di gioco e costruzione ma anche di sicurezza e tranquillità. Juan e Ranocchia sembrano insuperabili e tranquilli in ogni loro giocata e così tutta la squadra che adesso non ha più quella paura delle ripartenze veloci degli avversari che spezzavano cuore e gambe. Non solo difesa a 3 perché l’infortunio di Sneijder ha paradossalmente risolto tanti problemi a Stramaccioni, che ha ritrovato in un solo colpo l’equilibrio perduto e anche un Coutinho scintillante che dopo la magia in Europa League chiede strada anche contro il Milan.
Adesso però arriva la madre di tutte le partite per capire a che punto della strada della rinascita si trova il Biscione targato Strama, per dare un seguito alle belle prove contro Fiorentina e Neftchi e capire veramente il valore dei nerazzurri.

Si gioca pure in trasferta, dove l’Inter continua a essere un rullo compressore impressionante, in un San Siro tinto di rossonero, un motivo in più per cercare di spiccare il volo proprio domenica sera, sulla testa del diavolo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 06 ottobre 2012 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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