Stasera, per la prima volta dopo l'addio a Torino, Marotta sfiderà Paratici. Al Corriere dello Sport parla Lorenzo Marronaro, 58 anni ex l’agente dell'attuale d.s. bianconero. "Un giorno lo prendo da parte e gli dico: Fabie’, dai basta, lascia stare. Giocava a Brindisi in C2. Ma era ora di smettere, secondo me era arrivata l’ora di farlo. Io sono una persona libera, che dice sempre le cose in faccia, e l’avevo fatto anche quella volta. Fabio l’avevo preso con me, era nella scuderia dei ragazzi a cui cercavo di insegnare le cose. Il bello di Fabio è che non lo cogli mai in castagna, sa tutto, anche da giocatore il lunedì mattina se ne stava lì, coi tre quotidiani, se li leggeva tutti da cima a fondo, e se andavi a chiedergli una cosa, una cosa di tizio che giocava in questa o in quella squadra, lui ti diceva vita morte e miracoli, numeri, presenze, gol. Tutto. Quella è fame, è voglia di fare, è passione. Sono cose che devi avere dentro e Fabio ce le aveva pure da calciatore". 

E il racconto continua. "Poi succede che una mattina mi chiama Marotta, che stava alla Sampdoria. Ciao Beppe, ciao Lore’. Mi fa: sto cercando un ragazzo giovane, uno con la voglia, ci hai qualcuno? Non lo so, dico io. Fammici pensare un attimo. Io sono uno che se ti dice una cosa è perché la pensa, altrimenti fa a meno di dirla. Due ore dopo mi telefona Fabio, non mi ricordo più per cosa, sono passati troppi anni. Però mi ricordo che in quel momento ho pensato: Beh, Fabio quasi quasi è il ragazzo giusto, certo però è talmente giovane... Insomma, andiamo a trovare Beppe. Era un lunedì mattina. Entriamo nell’ufficio di Marotta, e Beppe chiede a Fabio questo e quello e Fabio risponde. Dopo quaranta minuti Beppe fa: Fabio, lasciaci un attimo da soli. Marotta mi guarda, eravamo io e lui. Che facciamo? mi dice. E che ne so? dico io. Ti assicuro che Fabio è un ragazzo sano, a posto, pulito, bravo, che ha voglia di lavorare. E’ uno molto preparato e se mi hai chiamato è perché ti fidi di me, no? e allora fai conto che la faccia di Fabio è la mia. Il giorno dopo tiro su il telefono: era Marotta". Da lì l'inizio dell'avventura in tandem. Poi la separazione. E stasera la sfida a San Siro. 

VIDEO - ACCADDE OGGI - MOZZINI, GOL SCUDETTO: ROMA ACCIUFFATA E TRICOLORE ALL'INTER(1980)

Sezione: Rassegna / Data: Sab 27 aprile 2019 alle 11:14 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print