Domenico Crescito e Thiago Motta sono amici da una vita. E hanno in comune un lungo passato al Genoa, così come Diego Milito: "Lui e Milito erano due giocatori di grandissimo spessore, semplicemente favolosi - racconta l'ex difensore a La Gazzetta dello Sport -. E, se ci ripenso, Thiago in campo era già allenatore quando giocava, aveva un carisma innato incredibile. Non solo: possedeva una mentalità vincente che sapeva trasmettere anche ai compagni, credo che in questo senso nel tempo non sia affatto cambiato".

Quell’anno avevate Gasperini in panchina: lei torna a Genova dalla Juve, Motta arriva dall’anno difficile con l’Atletico.
"Ero ancora giovane (21 anni, n.d.r.). Thiago, invece, era sbarcato in rossoblù con un problemino a un ginocchio. Quando l’ho visto, però, già lo conoscevo, aveva alle spalle tanti anni nel Barcellona, tutti noi avevamo ben presente la sua storia professionale. Ed ero consapevole della fortuna di avere in squadra un campione come lui".

Poi vi siete ritrovati nell’autunno 2019, quando lui fece ritorno a Genova da allenatore, chiamato a sostituire Andreazzoli sulla panchina del Grifone.
"Credo che crescere in un club come il Barça ti dia qualcosa di unico, che poi fatalmente porti dentro per il resto della tua carriera. Una mentalità speciale, per lui è successo proprio così. Thiago aveva una marcia in più, ed è ciò che gli ha permesso di avere così successo. Un uomo vincente dentro".

Sezione: News / Data: Sab 06 aprile 2024 alle 13:52
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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