Il prossimo derby non deciderà la corsa-scudetto ma, forse, il destino di Mazzarri. Quello di Filippo Inzaghi appare sicuramente più solido e consolidato. Il Corriere dello Sport lo domanda proprio al tecnico rossonero, che risponde così: "Queste non sono problematiche che mi toccano. Io impiego il tempo a mia disposizione per lavorare, vedo un bello spirito qui fra di noi. Tutti i giorni sono impegnato insieme al mio staff per fare in modo che torni al più presto il Milan che faccia la felicità dei tifosi".

Sbaglia chi etichetta il prossimo derby come quello dei... poveri? 
"Noi tutti su entrambi i fronti diamo sempre il massimo, anche durante le annate difficili. Nella storia ci sono sempre cicli grandissimi, altri lo sono meno... Adesso bisogna riavviare qualcosa. Tutte e due le società di Milano torneranno grandi". 

Il primo derby non si scorda mai, si dice. Quello di Inzaghi da giocatore? 
"Campionato 2001-2002, allenatore Terim. Finisce 4-2 per noi e io segno un gol di testa". 

Cosa disse l’Imperatore a Inzaghi? Cosa dirà Inzaghi fra due sabati alla vigilia del suo primo derby da allenatore? 
"No, non ricordo cosa mi disse Terim... Ma il derby di Milano è unico: non c’è bisogno di dire tante cose". 

L’emozione di Filippo Inzaghi questa volta sarà diversa? 
"Sì, perchè fare l’allenatore è un’altra cosa. Così sarà per il derby... Non poter andare in campo significa accumulare tensione che è difficile da smaltire". 

Torres, uomo-derby. Missione difficile ma non impossibile? 
"Parlo spesso con Fernando. Ancora oggi è molto condizionato dall’infortunio alla caviglia di inizio campionato, ma da domani (oggi, ndi) dovrebbe riprendere ad allenarsi in gruppo al cento per cento. Tutti i giorni dà il massimo di sé".

Quanto darebbe Inzaghi per essere in campo nel prossimo derby? 
"Ma io in campo ci sarò. Dovrò essere bravo a preparare la partita".

Dopo le premesse della scorsa estate avrebbe mai pensato di arrivare al derby d’andata con un punto in più rispetto all’Inter? 
"Guardo poco la classifica, sono molto razionale e penso ai miglioramenti di questa squadra. A fine di dicembre. trarremo le prime conclusioni".

Milan e Inter sono divise in classifica da un solo punto, eppure gli stati d’animo delle due squadre e dei due allenatori sono diametralmente opposti. Per Mazzarri rischia davvero di essere una partita decisiva. 
"Io ho grande stima di Mazzarri. È un allenatore di grande esperienza, è da tanti anni che lavora sempre con grande serietà. Il clima è diverso qui al Milan? C’è grande fiducia. Forse è questa la differenza sostanziale". 


 

Sezione: L'avversario / Data: Ven 14 novembre 2014 alle 09:44 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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