Si avvicina il ritorno dei sedicesimi di finale fra Inter e Celtic e continuano ad arrivare parole dei giocatori scozzesi, ultime nell'ordine sono quelle del capitano Scott Brown: "Abbiamo subito pensaro di essere nei guai ad un certo punto. Ci siamo guardati attorno sul 2-0 e ci siamo detti che dovevamo rimanere in partita. Sapevamo di avere dei problemi e non volevamo metterci in imbarazzo davanti ai 60mila tifosi del Celtic. Quello che è successo dopo ha mostrato lo spirito di squadra che c'è nel nostro spogliatoio. C'è un'attitudine che porta sempre a pensare di non mollare mai. Siamo riusciti a segnare due gol di straordinaria importanza, ma poi siamo andati nuovamente sotto. Nonostante questo abbiamo controllato il secondo tempo creando anche  molte occasioni. E' stato impressionante come abbiamo pressato e molto credito va dato ai nuovi. Abbiamo commesso degli errori e concesso loro un paio di gol per nostre mancanze, ma non ci siamo arresi dando la possibilità di sperare nel ritorno. L'Inter ha faticato un po' ma è stato anche grazie ai nostri tifosi che hanno reso il campo un posto intimidatorio. Ci hanno supportato dall'inizio alla fine, continuavano a cantare anche sotto due a zero e ci hanno aiutato a venirne fuori. E' stata una bella battaglia in mezzo al campo, ma abbiamo fatto bene anche sugli esterni. Non c'è mai stata un'occasione in cui non abbiamo lottato per la palla. Siamo stati anche fortunati, ma ce la siamo cercata la fortuna lottando e correndo sempre, sintomo della nostra ottima condizione fisica. Alla fine ci sono stati ragazzi colpiti dai crampi che continuavano a correre. Gordon? Tutti fanno errori, la palla era scivolosa. Va comunque ricordato come abbia fatto dei miracoli che ci hanno tenuto in corsa. Andremo a Milano e giocheremo allo stesso modo e se riusciamo a fare quello di cui siamo capaci, chissà cosa potrà accadere".

Sezione: L'avversario / Data: Mar 24 febbraio 2015 alle 14:44 / Fonte: Daily Record
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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