Come andrà a finire nessuno lo sa, e già questa è una grande vittoria per Andrea Stramaccioni. Chiamato a risollevare un ambiente depresso e che si andava trascinando stancamente fino a fine stagione, l'ex tecnico della Primavera campione d'Europa ha comunque già un merito: aver instillato un dubbio, seppur flebile, sulle possibilità di terzo posto. Di fatto, l'Inter è tornata in corsa per la zona Champions e, sebbene partendo da dietro, nulla è ancora precluso.

MEZZO MIRACOLO – Un mezzo miracolo, se si pensa allo stordimento generale post-Juventus. Il ko di Torino è stato forse il punto più basso della stagione dell'Inter, non tanto sul piano del gioco, ma certamente su quello morale. A livello psicologico, i nerazzurri erano a terra, sconfitti dall'acerrima rivale e anni luce dall'ultimo obiettivo rimasto. Il terzo posto, appunto. Poi l'addio a Ranieri, l'avvento dell'era Stramaccioniana e la maggior responsabilizzazione del gruppo. Eh già, perché se da un lato Stramaccioni non è un genio adesso, dall'altro i calciatori non lo sono stati per diverse partite e addossare tutte le colpe a Ranieri sarebbe fuorviante e sbagliatissimo.

SCONTRI DIRETTI – Adesso, con 7 punti in tre gare (e sarebbero potuti essere comodamente 9 se quella zolla del 'Nereo Rocco' non avesse deviato la palla di Pazzini a due centimetri dalla porta di Agazzi...), l'Inter torna prepotentemente in corsa. Ci torna anche perché il calendario concede la possibilità concreta di sperare. Due ancora gli scontri diretti, con Udinese sabato prossimo e con la Lazio all'ultima giornata. Entrambi da affrontare lontano dal Meazza, dove l'Inter giocherà solo altre due gare: con Cesena e Milan. Il primo ostacolo, dunque, sarà durissimo e potrebbe solcare lo spartiacque decisivo: al Friuli, in ballo un grosso pezzo di Champions. Poi la trasferta di Firenze e il Cesena a San Siro. Giornata cruciale la 35esima, poiché mentre i nerazzurri riceveranno i romagnoli ormai virtualmente retrocessi, le altre si scontreranno tra di loro: in programma nello stesso turno Roma-Napoli e Udinese-Lazio. Una manna.

MIRACOLO INTERO – Ecco perché fare punti sabato sera diventa fondamentale. Fondamentale sia per la classifica che per la panchina. La conferma di Stramaccioni, infatti, a quanto pare dipenderà parecchio dai risultati. Di fatto, raggiungere il terzo posto significherebbe un miracolo incredibile e la conferma arriverebbe automatica. Per fare questo, però, il buon Andrea dovrà passare attraverso le 'forche caudine' del Friuli, del derby alla penultima e dello scontro finale con la Lazio all'Olimpico. Detta così, appare un'impresa da titani; vista con gli occhi di chi ci crede, diventa un finale di stagione quantomeno stimolante per un gruppo che sembrava aver smarrito tutti gli obiettivi già a fine marzo. E invece qualcosa resta e questa è, seppur minima, una consolazione e allo stesso tempo un merito di Stramaccioni e di chi ha avuto il coraggio di sceglierlo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 13 aprile 2012 alle 09:00
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print