Sembrava (e forse lo è tuttora) una priorità assoluta investire nel nuovo stadio, ma gli scenari cambiano in fretta e sia Inter che Milan stanno riflettendo seriamente sul fatto di restare al Meazza. Questo per via di un investimento che si prospetta eccessivamente oneroso: si parla di circa 300 milioni, almeno per l'area di Rho che ospiterà l'Expo. Inoltre, definito l'investimento globale, il costo aumenterebbe ulteriormente, per questo ci si guarda intorno per sondare altri terreni (i rossoneri hanno sondato Sesto San Giovanni, i nerazzurri tengono d'occhio San Donato e Assago, scartate perché i terreni andrebbero bonificati, con spese folli).

ALTRE PRIORITÀ – ''Giusto oggi scatta una prima scadenza importante. Perché Arexpo S.p.A. pubblica un secondo avviso «volto all’acquisizione di manifestazioni di interesse finalizzata all’individuazione di soggetti interessati alla realizzazione di un complesso sportivo». Va ricordato che il Milan ha già presentato la manifestazione d’interesse a dicembre; con questa mossa si concedono altri 30 giorni all’Inter (c’è tempo sino al 14 marzo) per informare Arexpo se nei piani dei nerazzurri c’è un nuovo stadio sui suoli che dopo l’Expo dovranno essere riconvertiti'', spiega la Gazzetta dello Sport. Ma, come detto, il progetto di costruzione del nuovo impianto sarebbe altamente a rischio. I motivi? Per Thohir non sarebbe una priorità: prima i conti del club, poi tutto il resto.

PARERE NEGATIVO – Stessa solfa in casa Milan, dove con l'avvento di Barbara Berlusconi i piani sono cambiati. ''E la prospettiva di occupare da sola il Meazza sta stuzzicando l’Inter. I due club si farebbero carico delle spese del piano di innovazione quadriennale (2012-2016), con un costo di 60 milioni suddivisi tra loro, investimento scorporato dalla quota di affitto dovuta al Comune per il Meazza (4,2 milioni a testa ogni anno fino al 2030). Tra Inter e Milan c’è anche un patto, per il quale se uno dei club dovesse avviare il progetto di un nuovo impianto, sarebbe risarcito dall’altro – evidenzia ancora la rosea –. A meno di clamorose sorprese, l’Inter non presenterà ad Arexpo la manifestazione d’interesse, supportata da un piano di fattibilità fatto elaborare da Thohir ad Anthony Macrì che ha prodotto un parere negativo''.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 14 febbraio 2014 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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