Gigi Simoni, ex allenatore dell'Inter, risponde dalle colonne de Il Tirreno alle pesanti parole dell'ex arbitro Piero Ceccarini, che sempre attraverso il quotidiano livornese ha definito 'patetico' l'attuale presidente della Cremonese in relazione ai celeberrimi fatti della partita di Torino dell'aprile '98, ribadendo che quel famoso rigore di Mark Iuliano su Ronaldo "non lo avrebbe dato nemmeno sotto tortura". Nelle parole raccolte da Gianni Tacchi, arriva la risposta pesantissima di Simoni: "Io patetico? Ma stiamo scherzando? Patetico è lui, che continua a non ammettere di aver sbagliato. Quel rigore era netto, lo dicono tutti, anche tanti juventini. Ma lui no, è incredibile. Io commetto dieci errori al giorno, ma mi assumo le responsabilità. Ceccarini continua invece ad andare avanti per la sua strada, a non chiedere scusa. Rabbia per l'episodio? Ormai è passato tanto tempo, tornare su questo argomento non mi piace. Non ho mai pianto dietro a certe cose, la mia carriera è stata lunga e piena di soddisfazioni. Ancora oggi vengo premiato in giro per l’Italia per quello che ho fatto".

Ma quell'episodio rimane ancora al centro delle discussioni dopo quasi venti anni: "Ogni giorno incontro persone che tornano su quella partita, ma ovviamente mi danno ragione. Ceccarini ha tirato fuori che Collovati disse che non era rigore, ma è un caso isolato. Se facessimo un referendum in tutta Italia, l’esito sarebbe scontato". Sulla presunta richiesta di incontro da parte dell'ex fischietto Simoni aggiunge: "Non me lo ricordo, ma può darsi. D’altronde non voglio avere a che fare con un personaggio del genere. Non capisco perché dovrei vederlo, tutto questo è ridicolo. E poi tra di noi c’è una bella differenza... Basterebbe vedere quello che ho fatto io nel calcio e quello che ha fatto lui. Gli scriverò una lettera elencando tutto ciò che ho vinto…". 

Arriva poi addirittura la sfida a Ceccarini che ha definito quelle di Simoni 'accuse da querela': "Allora mi quereli, perché non lo fa? Ma adesso sto pensando anch’io a una denuncia, visto che mi ha dato del patetico". In conclusione, si torna a parlare dell'Inter di oggi: "È stata rifatta quasi due volte da Roberto Mancini, c’è bisogno di un po’ di tempo per far girare le cose. Mi dispiace per il momento delicato, perché io sono rimasto interista. Ma ci sono ancora grosse speranze di arrivare al terzo posto. Vedo i nerazzurri tra le prime 3-4, non sotto. Come la Juve si è rialzata dopo un inizio negativo, adesso può farlo l’Inter, anche se un filotto come quello della Juve è difficile da ipotizzare". 

Sezione: Copertina / Data: Gio 03 marzo 2016 alle 11:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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