Dopo l'aberrante uscita sulla Rai riguardante gli scudetti della Juventus ("Se sono 38? Ognuno decide di mettere ciò che vuole"), Marco Tardelli, possibile erede di Tommasi alla guida dell'Aic, parla al Corriere dello Sport.

Se le diciamo play-off e play-out, Tardelli, lei cosa pensa? 
"Che stiamo parlando di basket, forse, semmai di altro, non di calcio". 

Le viene il rifiuto, insomma. 
"Non c’è necessità di cambiare, a meno che non ci si voglia inventare qualcosa per tentare di fermare questo strapotere della Juventus. Ma non è colpa dei bianconeri, se da nove anni finisce sempre alla stessa maniera. E non mi sembrerebbe equo, né innovativo, provare a inventarsi una formula nuova, esclusivamente per opporsi ad un potere che viene espresso dal campo". 
 
Cosa le è piaciuto? 
"L’Atalanta, tantissimo. La rinascita del Milan con Pioli. E mi sembra che anche l’Inter abbia fatto bene. La Juventus è campione d’Italia, ancora, perché ha fatto più punti e nelle stesse condizioni. E stravolgere la Serie A non avrebbe alcun senso: perché poi da noi sì e altrove no? Cosa vorremmo rappresentare?". 
 
Non è una frase fatta, ma nella Europa delle cinque sorelle, c’è un potere costituito... 
"Però ogni tanto viene fuori il Leicester: e guarda un po’ dove. E anche in Italia è successo, ma tanto tempo fa, con il Verona, con il Cagliari. Ora c’è questo dominio quasi decennale della Juventus che spinge a scovare accorgimenti, per me assolutamente fuori luogo".  

VIDEO - LAUTARO SMENTISCE ANCHE TRAMONTANA, CHE GOL DI MARTINEZ

Sezione: Rassegna / Data: Gio 30 luglio 2020 alle 10:56 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print