Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha espresso le sue ansie per il futuro dello sport italiano ai microfoni del Corriere della Sera: "Dopo il Consiglio dei Ministri di martedì scorso, siamo tornati indietro, addirittura al 31 dicembre 2018, a quelle poche righe di una legge che trasformavano Coni Servizi, in house del Coni, in Sport & Salute, società terza e indipendente. Da quel giorno, improvvisamente, il Coni, ente pubblico cui la Legge Melandri, oggi in vigore più che mai, ha dato precise prerogative e si è trovato senza più nulla in mano. Sono angosciato. Abbiamo allontanato una o due generazioni dallo sport, per Covid e altro. Provo profonda amarezza nel vedere che la politica invece di sistemare l’enorme problema di palestre chiuse, insegnanti assenti, dell’assoluta mancanza di sport a scuola si occupa di altro". 

Malagò esprime fiducia in merito alla disputa delle Olimpiadi di Tokyo: "Si faranno, ne siamo convinti noi e ne è convinto il Giappone. La questione non è se si faranno o meno ma di quale livello sarà la bolla che li circonderà. Su questo il lavoro del Cio è incessante". 

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Sezione: News / Data: Sab 28 novembre 2020 alle 04:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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