Zitti tutti, parla il Drago. Ai microfoni di Inter Channel, in una videochat con i tifosi, Dejan Stankovic si confessa con Alessandro Villa ed Edoardo Caldara al suo fianco. Ecco soltanto un primo assaggio delle dichiarazioni, che saranno integrali dalle ore 21.15, e che FcInterNews.it vi proporrà puntualmente. Dejan esordisce così: "Ognuno di noi esce dal campo dopo aver dato tutto. Quando i risultati non vengono pensano tutti che ci manchino voglia, carica e fame di vittorie. Ma, man mano che passano i giorni, è sempre più alta quella voglia di dimostrare che invece le cose stanno al contrario. Abbiamo forse più fame ora dell'anno scorso. Come si dice in Italia, i conti si faranno alla fine. Ora abbiamo un messetto importante per chiudere un anno che rimarrà nella storia dell'Inter".

Poi, si parla della questione Benitez: "È l'uomo giusto per l'Inter? Sì, abbiamo grandissimi uomini che lavorano per la società. Se hanno scelto lui, non l'hanno fatto certo per caso". Un accenno anche a quando scelse di venire all'Inter: "Volevo entrare nella storia, dopo tutti questi anni penso di essere sulla buona strada". Tanti messaggi in lingua serba, tanti complimenti per il suo nuovo libro e la solita grande grinta del "Drago" che, prima di salutare, lancia un messaggio ai tifosi ("possono capitare certe cose, come nella vita anche nel calcio ci sono alti e bassi. L'importante è essere sempre pronti a reagire").

A fine carriera, cosa farai? "Tra tre anni e mezzo? (Sorride, ndr) Sicuramente starò con la famiglia, ma il pensiero di fare qualcosa dopo il calcio mi spaventa. Devi imparare a camminare dopo 20 anni ad alti ritmi nel calcio". Sul Mondiale per club: "Non ci stiamo preparando specificamente, perché abbiamo tanti impegni già qui in Italia. Comunque, al Mondiale noi teniamo molto". Lavorare nell'Inter dopo il calcio giocato? "Mi piacerebbe - dice Stankovic - ma all'Inter di bravi dirigenti ce ne sono già tanti...". Quindi, il serbo prosegue: "Il momento è difficile, sicuramente. Ci mancano tanti uomini, ma io non sono preoccupato: il treno non è perso, siamo ancora lì nonostante tutti i problemi. Spero che i nostri campioni ritornino al più presto, così torneranno gli automatismi e vediamo cosa diranno di noi. Ora già a Chievo ci andiamo a giocare tanto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 18 novembre 2010 alle 20:05 / Fonte: Inter.it
Autore: Fabrizio Romano
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