Grande attenzione e tanti elogi per Andrea Pinamonti, attaccante classe 1999 che ha esordito in Europa League con la maglia dell'Inter. Quasi 80 minuti di buonissimo livello, con l'assist a Eder per l'1-0 come ciliegina sulla torta: aggancio splendido in area, palleggio e tocco smarcante.

"I titoli strappati da Pinamonti in fondo sono simili a quelli già visti per Balotelli e Destro - avverte la Gazzetta dello Sport -. Anche loro bomber del vivaio, poi finiti altrove e tutt’ora alla ricerca di se stessi. A frenarli, un carattere particolare e un ego innaffiato (anche) con troppi complimenti. Pinamonti, giura chi lo conosce, invece è umile umile".

Quale futuro adesso dopo il debutto coi 'grandi'? "La dirigenza interista vorrebbe lasciarlo lavorare in Primavera almeno sino al 2018, ma con sedute insieme ai big non appena se ne presenta l’occasione - puntualizza la rosea -. Questo succedeva con Mancini che, pure per motivi contingenti, si portò Andrea sia in ritiro a Riscone sia in tournée negli Usa. Dove il ragazzo si è guadagnato la stima e i consigli di tutti. A cominciare da Palacio.In una rosa troppo ampia e con l’attacco affollato come la metro all’ora di punta (vero, Gabigol?), il ragazzo però la Pinetina negli ultimi mesi l’ha vista poco. Le cose andranno a posto dal prossimo anno, quando Andrea con i grandi potrebbe trovare spazio anche in partita. Prima però ci sarà da firmare, dopo che a maggio avrà compiuto 18 anni, il primo vero contratto - l’attuale scade nel 2018 - con cui l’Inter made in Suning intende blindarlo. Anche perché su questo minorenne che fa gol a nastro ma gioca pure per la squadra stanno mettendo gli occhi i top club europei".

Sezione: Copertina / Data: Sab 10 dicembre 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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