Mario Sconcerti dedica il suo editoriale sul Corriere della SeraBelgio-Italia di questa sera. "Per noi, più il Belgio rimane se stesso, e più è conveniente. Perché lo conosciamo, l’abbiamo battuto quando Lukaku era ancora un ragazzo. La cosa migliore e meno sportiva è trovarlo con gli stessi uomini ma con i migliori quasi infortunati. È quello che sta accadendo. Lukaku deve ancora segnare un gol decisivo, salvo essere decisiva la sua sola presenza", si legge.

"È una partita - continua - in cui abbiamo molte possibilità di perdere, ma questo vale anche per il Belgio. Non è migliore dell’Italia, ha qualche grande individualità in più. Ma una decina di giocatori italiani hanno pochi riferimenti in Europa. Che Spinazzola sia quasi un fuoriclasse lo si sa da un pezzo, basterebbe s’infortunasse meno. O che Barella e Locatelli sono esperimenti di grandi giocatori, come Pessina, che ha un ruolo così moderno da avere pochi precedenti. Fuori dal pronostico posso dire che preferisco l’Italia perché fa calcio migliore. Saranno fondamentali due giocatori, Barella e Insigne. Nell’importanza tattica compensano la differenza di Lukaku. Ma dovranno incidere. Loro sono in pochi ma molto bravi. Noi siamo più vasti, ma dobbiamo moltiplicarci. Di solito sappiamo farlo".
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Sezione: Rassegna / Data: Ven 02 luglio 2021 alle 12:06
Autore: Mattia Todisco
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