La Gazzetta dello Sport analizza reparto per reparto la situazione dell'Inter in questo avvio di stagione. Partendo dalla difesa, dove Skriniar ha giocato 1.080 minuti tra club e nazionale. Tantissimi. De Vrji è arrivato a 1.057. Lo scorso anno nello stesso periodo era a 675. Numeri che possono portare a una precoce stanchezza. Bastoni, ad esempio, gioca tanto ma è capitato che venisse sostituito da Dimarco. Tatticamente, la fase difensiva corre qualche rischio di troppo perché si gioca più all'offensiva. Va trovata una soluzione, i margini di crescita sono notevoli.

Sugli esterni è ancora in ritardo Denzel Dumfries. Per ora, dopo l'ottima gara con il Bologna, deve arrivare un salto di qualità, ma per fortuna Darmian non ha tradito. Dalla parte opposta, invece, Perisic sta riuscendo ad essere importante in fase offensiva e difensiva. Lo stesso Dimarco ha dato delle buone risposte, esclusa la partita di Kiev.

A centrocampo i due punti di riferimento sono Barella e Brozovic. Ormai il loro rendimento non stupisce nemmeno più. Meno bene è andato CalhanogluVecino si sta ritagliando un suo spazio, può diventare più di una semplice alternativa. Vidal, al di là del video appena uscito sui social, in campo ha fatto abbastanza bene nei minuti finali. Potrebbe rivelarsi un fattore.

Infine l'attacco, la coppia Dzeko-Lautaro che ha segnato 11 gol in 7 partite. In fase offensiva la squadra riesce sempre a rendersi pericolosa. I futuri problemi potrebbero essere legati ai rientri tardidi vi Lautaro dall'Argentina, alla gestione fisica di Dzeko. Il plus può regalarlo Correa, secondo la rosea, anche perché un cambio ai due titolari servirà.
Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 ottobre 2021 alle 09:24
Autore: Redazione FcInterNews
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