"La differenza l'hanno fatta la sfortuna, con i quattro legni colpiti dall'Inter (dall'inizio della stagione sono 18: nessuno ha fatto "meglio"), e gli errori di mira dei padroni di casa, ma anche i componenti delle due mediane". Questo, in soldoni, lo sviluppo tattico di Inter-Atalanta secondo il Corriere dello Sport, che poi approfondisce: "E' stato in mezzo al campo che si è decisa la partita: la formazione di Mazzarri con i suoi centrocampisti (compresi gli esterni) è arrivata alla conclusione 15 volte, l'Atalanta 4, ma i bergamaschi sono stati decisamente più precisi e Bonaventura ha firmato la doppietta decisiva confermando di meritare una grande. Numero dei tiri a parte, i due centrocampi hanno anche avuto un peso diverso nella gara: Cigarini e Carmona, nonostante l'inferiorità numerica in mezzo al ring, hanno tenuto botta e, pur faticando nel coprire tutti gli inserimenti, hanno disputato una gara con pochi errori, sforzandosi di allargare il gioco soprattutto verso l'ispirato Bonaventura. Gli interni nerazzurri invece si sono gettati spesso in avanti, quasi sempre palla al piede, e soprattutto nel primo tempo quasi mai hanno avuto la lucidità di allargare il gioco sulla fasce. Mazzarri aveva chiesto di provare la via del gol con il tiro da fuori, il grande neo della stagione interista, ma la mira in particolare di Guarin ed Hernanes non è stata quella giusta. L'ultimo centrocampista a battere il portiere avversario rimane Cambiasso, il 15 dicembre scorso: un dato preoccupante. Ecco perché non è un caso che, dopo 2 affermazioni di fila, per la quinta volta l'Inter abbia fallito il tris di vittorie. A questa squadra manca qualcosa in avanti, ma anche a centrocampo", si legge.

Sezione: Rassegna / Data: Lun 24 marzo 2014 alle 09:52 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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