Joakim Mæhle ha usato parole al veleno per spiegare la gestione dello spogliatoio da parte di Gian Piero Gasperini all'Atalanta, il motivo principale che lo ha indotto a cambiare aria lasciando l'Atalanta per approdare al Wolfsburg. "L'allenatore decideva tutto, non c'era alcuna libertà - le parole del danese riportate da Tipsbladet.dk -. Bergamo è un bel posto, ma non ho ma avuto il tempo di godermelo perché trascorrevamo tante ore nel centro di allenamento. È stato molto difficile mentalmente, anche per il fatto di trovarsi in fondo alla gerarchie solo dopo aver giocato 20 minuti così così dopo una gara fatta bene. Quindi non potevo avere la continuità che c'è in altri posti. Mentalmente sentivo che avevo davvero bisogno di cambiare aria. Se l'approccio era dittatoriale? L'hai detto tu (riferendosi al giornalista, ndr). Non volevo dirlo prima perché avevo paura che tu scrivessi una cosa per un'altra... Era così, decideva davvero tutto. Ad esempio, dopo un doppio allenamento, poteva decidere che la squadra restasse a dormire nel centro sportivo vietando ai giocatori di tornare a casa". 

Sezione: News / Data: Mar 05 settembre 2023 alle 13:47
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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