Al termine della gara dello 'Juventus Stadium', questo l'amaro commento ai microfoni de 'La Domenica Sportiva' del direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio, che sostituisce Roberto Mancini influenzato: "Negli ultimi due mesi sono arrivati risultati che lasciano tante considerazioni. Non guardiamo né a chi c'è dietro né a chi è avanti. Ora dobbiamo pensare solo a vincere le prossime gare. Dobbiamo recuperare la nostra identità, la nostra qualità. Ciò che non va bene è vedere quando in campo ne viene messa poco, soprattutto in termini di personalità e rabbia agonistica".

Sulle scelte di Mancini: "Abbiamo lavorato insieme al mister per cercare di mettere a sua disposizione tanta qualità. Avere tanti calciatori così in panchina vuol dire che l'Inter ha una rosa forte, sul piano individuale ha poco meno rispetto a Napoli, Roma, Fiorentina e, tantomeno, del Milan. Quando continuano a ripetersi alcuni episodi, come i punti buttati negli ultimi minuti, oppure rientrare nel secondo tempo e regalare un gol non è un problema di gioco. E' problema di concentrazione e di grande cura del particolare. Non dipende dal sistema di gioco. Sono reti subite per rilassamento, probabilmente".

"Siamo l'Inter, è doveroso giocare una partita a San Siro, anche partendo da 0-3, e provare a fare il massimo - ha continuato il ds nerazzurro sulla gara di Coppa Italia di mercoledì -. E' un'impresa ai limiti dell'impossibile, se si va in campo senza la convinzione di potercela fare meglio non andare. Dobbiamo dare il 110% e cercare di fare l'impossibile. Dobbiamo dare la sensazione di aver fatto tutto ciò che si poteva fare".

"L'Inter di Mancini al 6 gennaio era prima, si parlava di grande risultato e grande squadra. Dobbiamo farci un bell'esame di coscienza e cercare di capire come mai siamo in questi situazione e vedere come uscirne. Uscire sconfiti dallo Stadium non dico che è normale, ma può accadere. I punti persi con Sassuolo, Carpi e Verona sono quelli che pesano. Non penso manchino giocatori che lottino per la maglia. Bisogna andare oltre ed essere concentrati dal primo all'ultimo. Non mi è piaciuto come si è iniziato il secondo tempo. Ci siamo fatti sorpendere e abbiamo subito il primo gol. La Juve nel primo tempo non è stata mai pericolosa, il secondo andava giocato diversamente. Per pareggiare ci voleva altro", ha concluso Ausilio.

Sezione: News / Data: Dom 28 febbraio 2016 alle 23:55
Autore: Lorenzo Peronaci / Twitter: @lorenzoperonaci
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