E' Domenico Di Carlo, tecnico del ChievoVerona, il primo a presentarsi nella sala conferenze di San Siro per dare le sue impressioni sulla gara persa con onore dai suoi con l'Inter. 

Triste vedere i 15 punti in classifica, quali sono gli aspetti positivi?
"Da quando siamo in B, abbiamo fatto una vittoria, due pari e una sconfitta. A parte la gara con la Spal, abbiamo sempre messo cuore e coraggio. Bisognerebbe scrivere pagine piene di polemiche per dire che il Chievo non ha lottato da quando sono arrivato, anche gli altri non ci hanno fatto arrivare a certi risultati. Oggi l'abbiamo interpretata bene, abbiamo chiuso bene l'Inter e infatti non sono riusciti a uscire con la palla in velocità. Dal canto nostro, Grubac aveva addosso due mastini come Skriniar e Miranda e non siamo riusciti a ripartire; abbiamo concesso qualche angolo, il gol è arrivato dopo una carambola. Siamo rimasti in partita, nel secondo tempo abbiamo provato a riaprirla alzando il baricentro. Il 2-0 ha sancito una vittoria meritata, ma il Chievo non ha mai mollato. Vignato ha fatto bene, come altri giovani. Il nostro obiettivo era non mollare". 

Si aspettava un'Inter così? Per Vignato che futuro vede?
"Io penso che l'Inter poteva fare bene ma ha trovato un Chievo compatto. Comunque si è vista una squadra forte, che in quattro ripartenze è sempre arrivata in porta. L'Inter è un'ottima squadra, ha un ottimo pubblico, ma noi l'abbiamo preparata bene. Per quanto riguarda Vignato, è un piccolo Cassano che deve maturare: ha la giocata, ha un'ottima tecnica ma gli manca un pelo di forza che potrà acquisire con il tempo". 

Come ha preparato questa gara?
"Io, da quando sono arrivato, sono stato molto chiaro: abbiamo dei valori da difendere con onore, sudore e passione. Siamo sempre riusciti a stare sul pezzo, lottando con tutti, oggi ancor di più perché avevamo gli occhi di tutti addosso. Si diceva che avremmo perso 5-0... Noi abbiamo da onorare questo campionato fino all'ultimo, giocandocela con orgoglio e passione". 

La posizione di Vignato a sinistra era studiata? L'applauso di Pellissier come lo valuta?
"Gli ho detto di tenere la posizione, di accompagnare l'azione. Per me lo abbiamo servito poco, mentre nel secondo tempo è cresciuto e ha tirato in porta. La sua prestazione è stata positiva, anche se nel primo tempo ha giocato in contenimento. Per me Pellissier rappresenta tutto, io lo vedo come Totti alla Roma: è un'icona che ha i valori del Chievo dentro. So che tipo di bandiera è per questo club, erano giusti gli applaisi di San Siro, infatti ringrazio i tifosi dell'Inter. Giocatori così se ne vedranno sempre meno, ora in attività c'è ancora De Rossi. E vi dico già che giocherà la prossima".

Icardi uscito tra i fischi, cosa ne pensa?
"Io penso che Pellissier è da 19 anni al Chievo e ho detto tutto. Ha fatto 120 gol in Serie A, mentre Icardi è giovane e per lui è stato un anno particolare. Questa cosa non aiuta nessuno, ma mi fermo lì perché non sta a me giudicare". 

VIDEO - TRAMONTANA, SOFFERENZA E GIOIA: 2-0 AL CHIEVO

Sezione: L'avversario / Data: Lun 13 maggio 2019 alle 23:40 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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