Figlia di Beppe Baresi e capitano dell'Inter Femminile, Regina Baresi si racconta in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Papà e zio mi hanno certamente condizionata nello scegliere il pallone, ma il calcio devi averlo dentro" 

E se non avessi fatto la calciatrice?

"Farei forse la tennista - ci giocavo da piccola - o la veterinaria, vista la passione per gli animali". 

Amore per lo sport e per l'Inter.

"Salterei gli allenamenti solo per una finale o semifinale di Champions a San Siro".

Quanto è lontana la conquista dello scudetto?

"Un po' di esperienza e la capacità di reagire insieme alle difficoltà. Vincere lo scudetto sarebbe meglio di una convocazione in Nazionale". 

Gol più bello? E Quali sono i tuoi punti di forza?

"Sicuramente una mezza rovesciata in Serie A, ma il gol decisivo su rigore all'ultimo minuto di un derby di due anni fa non ha eguali. Rispetto alle giocatrici sono forse più solida, ma ho anche un punto debole: il colpo di testa. Per paura di farmi male, spesso evito proprio di saltare".

La differenza del calcio tra donne? 

"Stessi mezzi tecnici, stessa frequenza degli allenamenti e stessi impegni, ma lontane dall'essere considerate nello stesso modo. Gli uomini possono farne un lavoro, mentre una donna spesso deve viverlo come attività secondaria. La strada è giusta, ma ancora molto lunga. 

Quale giocatrice stima in particolare?

"Se continua con la giusta mentalità, la mia compagna Agnese Bonfantini può diventare fortissima".

VIDEO - ITALIA-SCOZIA FEMMINILE, BONFANTINI COME RAMSEY: GOL MERAVIGLIOSO 

Sezione: Inter Femminile / Data: Sab 07 aprile 2018 alle 12:06
Autore: Christopher Nasso / Twitter: @ChrisNasso91
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