Lo show di Chiambretti ha visto tra gli osservatori più attenti anche  Paolo De Paola, direttore di Tuttosport, che non ha gradito il riferimento di Mourinho al connubio tra la Juventus e il suo quotidiano, approfittando dell'editoriale per attaccare nuovamente l'allenatore nerazzurro. Il titolone in prima pagina di Tuttosport, tra l'altro, chiarisce in anticipo quanto scritto tra le righe: "Mourinho basta". Ecco il De Paola pensiero nell'edizione odierna del quotidiano torinese:

"La frase più comica è il riferimento a Robin Hood. Un uomo che guadagna nove milioni all'anno si sente come l'eroe che rubava ai ric­chi per donare ai poveri. Ma a questo mondo ognuno può dire ciò che vuole. L'antidoto è non prenderlo sul serio. Anche perchè un altro per­sonaggio così è difficile trovarlo. Il suo biglietto da visita era stato il seguente: mai nessun gioca­tore parla male di lui. Bene: Crespo ancora piange e lo maledice, Maxwell ha chiesto di an­dare via, Jimenez è un ufo che si lamenta perchè gioca poco, Cruz conta i giorni che mancano al­la separazione. Insomma una balla. I colleghi allenatori? Il più sereno lo considera un maledu­cato...".

"Insomma, un grande (s)comu­nicatore. Eppure un simile professore che misu­ra la vita solo in 'tituli' vinti non è riuscito a far meglio di Mancini facendosi eliminare negli ot­tavi di Champions come il suo predecessore. Ma non era stato assunto da Moratti soprattutto per vincere la competizione europea? In Italia si chiama etica, Mourinho forse l'ha sottovalutata quando ha chiesto al suo presiden­te di spendere 30 milioni per un giocatore come Quaresma con il quale condivide lo stesso pro­curatore. Piccolissimo conflitto di interessi per un acquisto da dimenticare".

"Un'altra chicca è stata l'impennata d’orgoglio con cui ha chiesto al suo padrone di rifondare la squadra appena eliminata dal Manchester. Ma con quale faccia? La stessa che ieri ha pronunciato un attacco al nostro giornale accusandoci di essere 'asservi­ti' alla Juve. Mister Mourinho, la differenza è molto semplice: noi (fra l'altro) ci occupiamo di Juve, ma non apparteniamo alla Juve. Lei inve­ce è stipendiato dall'Inter verso cui sente oggi un improvviso moto d'amore. Siamo disposti a scommettere che nemmeno per 12 milioni di eu­ro all'anno lei andrà mai via da questa società...".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 aprile 2009 alle 14:14 / Fonte: Tuttosport
Autore: Fabio Costantino
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