Gennaio come l'estate. O, almeno, come la seconda parte della sessione estiva. Luciano Spalletti era arrivato all'Inter a giugno e le premesse erano altre: Nainggolan o Vidal, Manolas o Rüdiger, Di Maria o Bernardeschi. Poi, a metà luglio, il cambio di rotta imposto da Suning a causa del freno del governo cinese. Lo stesso tecnico nerazzurro, che in ogni caso si è rimboccato le maniche e condotto la squadra a un campionato fin qui soddisfacente, ha più volte rimarcato l'inversione improvvisa di rotta. 

"Fino a dicembre l’Inter ha corso, forte, come nessuno si aspettava - sottolinea Tuttosport -. Negli ultimi due mesi, invece, il traguardo ha iniziato ad allontanarsi, il tecnico ha perso certezze e nelle sue dichiarazioni si è letto il nervosismo. Sarà curioso capire con quale stato d’animo si presenterà oggi Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di una gara, quella interna col Crotone, che rischia di essere uno spartiacque per la stagione dell’Inter: con una vittoria, che manca dal 3 dicembre (poi 5 pareggi e 3 sconfitte), i nerazzurri riprenderebbe la corsa; con una sconfitta, la crisi sarebbe profonda e, forse, irrimediabile. Spalletti ritornerà a sposare la linea di inizio campionato oppure alzerà la voce? La sensazione è che il tecnico benedica la conclusione del mercato, incassi quel poco che ricevuto e cerchi di rimettere l’Inter sui binari giusti, ma è ovvio che la situazione che ha trovato all’Inter da agosto in poi non sia quella che gli era stata probabilmente spiegata fra maggio e giugno. E’ quindi lecito chiedersi quale potrebbe essere il futuro di Spalletti se per caso non dovesse arrivare la Champions a fine stagione". 

Sezione: Focus / Data: Ven 02 febbraio 2018 alle 09:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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