Una strana settimana. Fra tre giorni si gioca la Stracittadina di Milano e solitamente, arrivati a questo punto, il pensiero dei tifosi viene calamitato sui possibili moduli che adotteranno i mister, su chi scenderà in campo dal primo minuto e sulle rispettive condizioni psicofisiche delle due squadre. Quest’anno, invece, alle tifoserie sembra interessare maggiormente il derby di mercato, legato al nome di Tevez, rispetto a quello che si disputerà sul rettangolo verde. Indubbiamente i colpi di scena sulla rotta Milano-Manchester sono particolarmente gustosi e intriganti ma, ragazzi, torno a ripetere che tra tre giorni si gioca il derby! Per di più si tratta di un derby straordinariamente importante in quanto una vittoria dell’Inter riaprirebbe discorsi che sembravano tabù per questa stagione, mentre una sconfitta relegherebbe le velleità nerazzurre a mire molto più modeste rispetto al blasone del club. Regalando per di più al Milan un entusiasmo che potrebbe fornirgli la spinta decisiva per arrivare alla vittoria del campionato. Il tutto, con la contabilità degli scudetti che vede le due squadre esattamente alla pari (18 a testa). Un sorpasso sarebbe la cosa peggior che potrebbe capitare in questa stagione. Personalmente, nonostante tutto, sostengo da sempre che il minore dei mali è rappresentato dall’approdo dello scudetto sulla sponda sbagliata del Po, rispetto a quella sbagliatissima del Naviglio. E allora, cari amici, forse sarebbe il caso di seguire in modo appassionato le vicende di mercato evitando, però, di avvicinarsi al derby in modo troppo morbido. I calciatori respirano l’aria che noi tifosi forniamo loro. Se, quando li incrociamo per strada, li salutiamo fuori dai cancelli della Pinetina, li bersagliamo sui vari social network, parliamo solo di mercato è chiaro che corriamo il rischio di distrarli dal loro principale obbiettivo.


Personalmente se mi trovassi a dover scegliere tra la vittoria nel derby e l’arrivo di Tevez, opterei sicuramente per la prima e penso che la scelta sia da condividere. Questo scontro diretto non lo possiamo fallire per i motivi di cui sopra, ma anche perché siamo usciti sconfitti dagli ultimi tre. Ricordiamo che per trovare 4 sconfitte consecutive dell’Inter nel derby  bisogna risalire al periodo compreso tra l’8 giugno 1972 e il 18 marzo 1973 quando, tra Coppa Italia e Campionato, il Milan riesce a imporsi per 1-0 (2 volte), 3-2 e 2-0. Nessuno vuole neanche immaginare quanto sia brutto rivivere queste esperienze vecchie di quasi quarant'anni.


Buttandoci allora a capofitto nel clima da vigilia, cerchiamo di capire con quale formazione Ranieri cercherà di interrompere la serie negativa.
In tanti si chiedono se Sneijder riuscirà all’ultimo momento ad avere la meglio sul sempre più maturo Ricky Alvarez e se per Forlan ci sarà posto. Per rispondere a queste domande, e non solo, ci può venire incontro l’analisi delle formazioni scelte dal Mister durante quest’ultimo periodo, costellato da cinque vittorie consecutive.
Mantenendo ferma l’opzione tattica rappresentata dal solido 4-4-2, scopriamo infatti che in base alle presenze in questo ultimo mese la formazione sarebbe praticamente fatta. In porta Julio Cesar; in difesa Maicon, Lucio, Samuel e Nagatomo; a Centrocampo da destra a sinistra Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta e Alvarez; infine in attacco, la coppia formata da Milito e Pazzini. Unica alternativa plausibile, in base ai minuti giocati, potrebbe essere l’entrata di Faraoni ma, obbiettivamente, non penso che uno tra Cambiasso, Zanetti e Thiago Motta possa cedere la maglia da titolare al giovane  Marco.
Gli unici dilemmi sono quindi rappresentati dagli inserimenti del “recuperato” Sneijder e di Forlan. A questo punto, però, vi chiedo: “Rischiereste dal primo minuto di una partita così decisiva chi non gioca da diverse settimane, dovendo mutare tra l’altro uno schema che tante soddisfazioni ci ha regalato?” Eh sì, perché per far giocare Wesley si devono apportare delle modifiche. Vedere giocare largo a sinistra l’olandese sarebbe una scelta perdente in partenza e allora forse sarebbe da caldeggiare l’idea di far giocare gli undici giocatori elencati in precedenza, con la consapevolezza di poter contare, in corso d’opera, sui due campionissimi e non solo. Anche perché Forlan, che ha già fatto ritorno in campo, potrebbe permettere a Pazzini di riposarsi ma, nonostante l’appannamento di forma, va detto che l’intesa tra il Pazzo e il Principe è decisamente migliorata.

Insomma, Ranieri dovrà ancora sciogliere qualche dubbio ma, in qualsiasi caso, noi tifosi dobbiamo fare la nostra parte cercando di accompagnare i ragazzi nel migliore dei modi a questa importantissima Stracittadina.
Viva l’Inter!
BoA
 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 12 gennaio 2012 alle 00:01
Autore: Andrea Bosio
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