Suning, attraverso la società lussemburghese Great Horizon, e il fondo LionRock, attraverso la controllata International Sports Capital, hanno sottoscritto un patto parasociale realtivo alla governance dell’Inter. E’ quanto evidenzia Calcio e Finanza, che ha visionato nel dettaglio il verbale dell’assemblea dei soci della società nerazzurra andata in scena lo scorso 18 febbraio, che ha deliberato le modifiche allo statuto per adeguarlo all’arrivo del nuovo socio asiatico, che ha rilevato la quota del 31,05% da Erick Thohir.

Secondo quanto emerge dal documento, nel patto tra le parti, il fondo di investimento con sede ad Hong Kong si è impegnato a non trasferire a terzi la propria partecipazione nell’Inter "sino alla data del quinto anniversario della data di perferzionamento del patto parasociale", salvo il consenso scritto di Suning. In base allo shareholders’ agreement, siglato tra Suning e LionRock lo scorso 12 febbraio, l’azionista di maggioranza potrà invece liberamente disporre delle proprie azioni, considerato che l’azionista di minoranza si è formalmente impegnato a "concedere il proprio consenso scritto ad ogni trasferimento". da parte di Suning. LionRock ha inoltre rinunciato espressamente e in via definitiva alla possibilità di esercitare sia il diritto di prelazione sia il diritto di co-vendita, previsti dallo statuto dell’Inter, nel caso in cui il colosso di Nanchino decidesse di mettere in vendita la propria partecipazione. Anche la società di Zhang Jindong, in base a quanto previsto dal patto parasociale, ha rinunciato al diritto di prelazione nel caso in cui LionRock, dopo aver ottenuto il consenso dell’azionista di maggioranza, decidesse di mettere in vendita la propria partecipazione.

Uno dei temi più delicati relativi alla governance del club nerazzurro riguarda gli aumenti di capitale. Come noto, infatti, fino a quando Thohir è stato azionista della società nerazzurra, Suning non ha potuto immettere risorse nel club tramite aumenti di capitale. Operazioni di questo tipo avrebbero infatti diluito la partecipazione dell’imprenditore indonesiano al capitale, che aveva pertanto un diritto di veto in materia. Tale diritto - spiega il portale specializzato - in capo all’azionista di minoranza è rimasto anche nel nuovo testo dello statuto sociale dell’Inter adottato dall’assemblea dello scorso 19 febbraio. L’articolo 9.9 comma d) del nuovo statuto prevede infatti che la presenza in assemblea e il voto favorevole del socio di minoranza (un soggetto che detiene più del 10% del capitale, secondo la definizione dello statuto) sono richiesti per l’approvazione di qualsivoglia deliberazione relativa alle seguenti materie:

- Aumento di capitale (ad eccezione per quelli richiesti dagli articolo 2446 e 2447 del codice civile);

- Emissione di titoli azionari della società, qualora l’equity value complessivo della società preso come riferimento nella delibera sia inferiore a 400.000.000 euro;

- Modifiche allo statuto della società;

- Modifiche delle regole relative la dimensione e il funzionamento del cda;

- Fusioni, trasformazioni, scissioni, vendite di rami d’azienda di importo superiore a 50.000.000 euro.

Il voto favorevole di LionRock, che viene comunque considerato vicino a Suning, è dunque indispensabile per procedere al rafforzamento patrimoniale della società attraverso aumenti di capitale.

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Sezione: Copertina / Data: Lun 11 marzo 2019 alle 10:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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