Nessuna gita di piacere, anzi. Quella di Jindong Zhang non è stata affatto una visita di piacere, come sottolinea il Corriere della Sera. Una vera e propria full immersion di due giorni nel mondo nerazzurro: "Il patron, accompagnato da Thohir che ripartirà domani, ha voluto vedere chiaro nella situazione patrimoniale della società. Il gruppo Suning si è esposto in modo pesante per oltre 400 milioni, spesi tra l’acquisizione e l’ultimo mercato. I risultati per ora non ci sono e l’eliminazione in Europa League non è passata per nulla in cavalleria: resta una macchia per tutti. A preoccupare però è il fair play finanziario. L’Inter è fuori dai parametri e l’Uefa qualche giorno fa ha ribadito ai dirigenti nerazzurri che non esistono margini di trattativa. Quel che è scritto nell’accordo va rispettato e il club deve rientrare senza se e senza ma: pena l’esclusione dalle prossime coppe di altri giocatori, come accaduto quest’anno per Joao Mario, Gabigol, Kondogbia e Jovetic. I ricavi però non salgono (possibile una nuova sponsorizzazione del colosso cinese Alibaba), il monte stipendi non scende e non è pensabile di girare a prezzi maggiorati al Jiangsu (l’altra squadra di proprietà del gruppo Suning) i nerazzurri in esubero. A Nyon l’Uefa è stata chiara: non siamo ciechi, occhio a non esagerare con le scorciatoie finanziarie".

Insomma, Zhang senior ha preso atto della situazione e pensato a come porvi rimedio. Incaricati di far quadrare i conti, ovviamente, Ausilio e Gardini, delegati al mercato in uscita. "Difficile però pensare che le uscite possano riequilibrare il fair play che resterà un problema solo se l’Inter riuscirà a qualificarsi per le coppe", avverte sempre il Corsera.

Sezione: Copertina / Data: Mer 30 novembre 2016 alle 11:22 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print