"C’è un futuro che non si può immaginare, soprattutto per i ragazzi. Ma ho il sospetto che quando si riaprirà, questa situazione già drammatica, con così tanti morti, possa addirittura peggiorare. Io non so se riusciremo ad essere rigorosi e dunque ad evitare che il contagio riemerga, letalmente. Ed è lecito temere che possa toccare a te, a chi ti sta vicino, a chi vuoi bene". Lo dice Zdenek Zeman, intervistato oggi dal Corriere dello Sport

Il calcio si interroga. 
"Azzererei la stagione: si chiude e si riparte poi quando sarà possibile, magari a settembre. Ma i campionati sono falsati, fermi come sono da due mesi. Poi so bene che esistono interessi economici e che dunque se si riprenderà sarà esclusivamente per ragioni finanziare e per tentare di frenare quella montagna di debiti che il movimento stesso ha prodotto". 
 
Starebbero per rivoluzionare i calendari. 
"Non mi piace l’idea, per me si comincia a settembre e si finisce a giugno. E comunque so bene che c’è chi la vuole cotta e chi cruda ed è difficile mettere assieme tante teste. Sto a guardare, spero che sia possibile tornare alla normalità e dunque al calcio che piace a me. E se ce ne sarà ancora la possibilità, se me la daranno, di fare ciò che mi diverte: allenare, a modo mio".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 24 aprile 2020 alle 12:22 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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