"L'Italia che gioca stasera è una buona squadra, forse il peggio è alle spalle. Non sto parlando di miracoli, solo di una buona guida (Mancini) molto rispettata dentro il gruppo, e di un momento particolare: nessuno sale di questi tempi, tutti si adattano. Per la prima volta non si può più crescere tecnicamente, non si può più giocare molto meglio degli altri". Questo quanto scrive Mario Sconcerti oggi sul Corriere della Sera.

"Non abbiamo fuoriclasse, ma non li hanno nemmeno gli altri. Una Nazionale che può far partire Belotti dalla panchina, forse anche Chiesa, anche Verratti, non può essere una brutta Nazionale - sottolinea Sconcerti -. Basta non mandarla fuori giri. Oggi tutto è fuori giri. Quando si parla per esempio di giovani, ci si dimentica in che modo vengono proiettati nel grande calcio eventuale. Due giorni dopo il debutto sono già un’azienda. Il procuratore diventa più importante del padre e non sempre è un buon padre. Non basta saper giocare a calcio. Credo comunque che siamo davanti a un inizio. Giocatori come Bernardeschi, Belotti, Insigne, Chiesa, Bonucci, Chiellini non sono da piccola Nazionale. Sono da buona squadra. Rispetto al ciclo di Ventura hanno due anni in più, altri si sono aggiunti. Non è obbligatorio essere ottimisti, ma nemmeno continuare a pensare che non si può cambiare. Mancini è infine un valore aggiunto: nessun c.t. (a parte Deschamps) è stato un giocatore che ha conosciuto il calcio come lui. In un ambito equilibrato come quello attuale è anche questa una differenza".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 07 settembre 2018 alle 10:03 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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