Arrigo Sacchi non arretra e sul discorso Leao non cambia idea. Così l'ex c.t. alla Gazzetta dello Sport.

Sacchi, recentemente lei non è stato tenero con Leao e ha spiegato che non lo farebbe giocare. Adesso che cosa dice?
«Il calcio prevede che ci siano undici giocatori e che tutti si debbano aiutare. Se qualcuno non lo fa, non va bene. Bisogna dare sempre il massimo di ciò che si possiede, solo così si può pensare di diventare una squadra».

Vuol dire che Leao non sta dando il massimo?
«Leao ha grandissime qualità, ma da sole non bastano. Non c’è continuità nel suo rendimento. O è decisivo o non fa nulla. Siccome ha potenzialità incredibili, sarebbe un peccato se non riuscisse a dimostrarle».

Lei proverebbe a cambiargli ruolo?
«Potrebbe essere una soluzione, ma deve valutarla bene Pioli. Io sostengo, parlando di Leao, che c’è il materiale per fare bene, ma adesso si vede solo in parte. Logico che l’allenatore debba interrogarsi sulla questione. Ormai sono quattro anni che è al Milan, è diventato un giocatore importante di questo club e allora chiediamoci: ha fatto i miglioramenti che tutti si attendevano?».

Nel suo grande Milan avrebbe trovato spazio tra i titolari?
«Noi avevamo venti giocatori che correvano come matti e davano l’anima. Anzi: di più. E lo facevano quelli più bravi e quelli meno bravi, da Van Basten a Gullit, da Colombo a Baresi. Non so se Leao sarebbe stato così disponibile verso il collettivo».

Sezione: Rassegna / Data: Mar 24 ottobre 2023 alle 11:38 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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