Giampaolo Pazzini punta al ritorno in Serie A con l'Hellas Verona. "Se la giocherà con Palermo, Crotone e Benevento. E poi ci sarà la solita sorpresa, come il Cittadella che in realtà sorpresa non è più", dice il Pazzo alla Gazzetta dello Sport.

Cosa non funzionò al Levante?
"In realtà è stata un’esperienza positiva, ho scoperto una mentalità nuova, molto lontana dalla nostra. Stadi belli, pieni, tifosi che vivono l’evento nel modo giusto, che come dicono loro cercano di disfrutar del partido, godersi lo spettacolo. A Verona mi sento a casa, non avevo messo in preventivo di muovermi ma non potevo fare altrimenti".

La sua Inter.
"Sono arrivato nella squadra campione del mondo, che aveva una mentalità pazzesca. Come la Juve oggi".

Voluto o casuale il cross di Asamoah per Icardi col Tottenham?
"Voluto: ha visto che Icardi era in una posizione arretrata, diversa dal solito".

È vero che è andato vicino due volte alla Juve?
"Sì, prima e dopo l’Inter".

Rimpianti?
"Direi di no, ho giocato in grandi squadre e in Champions, ho fatto più di 100 gol in A. Ma un rimpianto ce l’ho. Essere rimasto fuori da Euro 2012 dopo aver fatto tutte le qualificazioni da titolare e averlo saputo dai giornali e non da Prandelli".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 20 settembre 2018 alle 11:04 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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