Pagelle TS - Samurai Nagatomo, Dalbert timido

Voti risicati ai nerazzurri dopo il 2-0 di Crotone anche per Tuttosport:

HANDANOVIC 8 Con i suoi interventi tiene in piedi l'Inter. Miracola su Rohden (22' st) e dice due volte no a Tonev e mura pure Budimir. Mandrake.  

D'AMBROSIO 6 Presidia la sua zona con attenzione. Ranocchia (40' st) ng. 

SKRINIAR 7 Manda in orbita l'Inter con un "puntatone" che fa storcere il naso agli esteti ma che è fedele fotografia del suo pragmatismo in campo. Ovviamente è pure la sua prima rete in Serie A.  

MIRANDA 5.5 Soffre la fisicità di Budimir e per lunghi tratti pare giocare con eccesso di sufficienza. 

DALBERT 5.5 Attento e giudizioso in fase difensiva. Non pervenuto al di là della metà campo. 

NAGATOMO (19' st) 6.5 Festeggia la 200ª nell'Inter entrando in campo col piglio del Samurai. A corredo conquista la punizione da cui nasce l'1-0. 

GAGLIARDINI 4.5 Come Dottor Jekyll e Mister Hyde stavolta mostra (come a Roma) il lato peggiore di sé. 

VECINO (11' st) 6 Il suo ingresso dà fisicità all'Inter.  

BORJA VALERO 6.5 Nel primo tempo, dopo aver perso un pallone velenoso, lo va a riprendere e spalanca la porta a Joao Mario (che sbaglia). Nella ripresa, pur senza incantare, riesce a dare logicità alla manovra nerazzurra, che ne trae giovamento. 

CANDREVA 5.5 Stavolta pare avere le gomme sgonfie.  

JOAO MARIO 6 Nel primo tempo sbaglia malamente un'occasionissima, poi prosegue con lo stesso andazzo sbagliando più di un pallone in modo banale. Si riscatta nel finale mettendo il piede su entrambi i gol che consentono all’Inter di ottenere la quarta vittoria di fila. 

PERISIC 7 Dopo Fiorentina e Spal, timbra il cartellino pure col Crotone. Killer. 

ICARDI 5 Si fa notare più per la nuova chioma ossigenata che per la pericolosità in area calabrese. Però ha l'alibi dei pochissimi palloni giocati. 

ALL. SPALLETTI 6.5 Per la prima volta in Italia centra quattro vittorie consecutive (ci era riuscito con lo Zenit nel 2012/13), un successo brutto, sporco e cattivo, di quelli che possono segnare una stagione.