L'Inter, per la prima volta, sabato pomeriggio incrocerà Mourinho da avversario. Lele Oriali, fido scudiero del portoghese a Milano, ne parla alla Gazzetta dello Sport.

Lele Oriali, lei era il d.s. dell’Inter del Triplete: cosa manda a dire al suo amico José?

"Niente che già non sappia, è preparato a tutto, conosce il mondo e il calcio. Sarà una partita particolare ed è bello tornare su quello che ci lega, anche se lui ora allena un’altra grande squadra e penso abbia solo bisogno di tempo per fare la differenza: la Roma è giovane, servono 2-3 anni di lavoro, e le 4 davanti stanno facendo un campionato a sé. Restare subito dietro significherebbe che Mou ha fatto alla grande il suo".

Non lo trova un po’ cambiato?

"No, a me sembra lo stesso, il solito volpone che ne sa una più del diavolo. E lo trovo integrato anche nella nuova realtà, come se fosse nella Capitale da anni: anche questo dimostra la sua abilità e intelligenza. Se l’amore dei romanisti sarà mai grande come il nostro dipenderà anche dal tempo che passerà lì".

Mou avrà un battito accelerato prima dell’inizio?

"No, ha un’esperienza che si è consolidata nel tempo: sa capire i momenti, sa come gestire le emozioni. Tutti gli interisti lo ringrazieranno comunque in eterno, me compreso, e avrà sempre un posto speciale nei nostri pensieri. Però stavolta si trova davanti una squadra molto forte, un’Inter che sta andando benissimo. Anzi, bisogna fare i complimenti a questa dirigenza che, dopo tutto quello che è successo e le partenze estive, è riuscita a mettere insieme i pezzi e a trovare i giocatori giusti. Inzaghi sta continuando benissimo un lavoro iniziato tre stagioni fa. E, in fondo, anche José ha proseguito alla grande il lavoro iniziato da Mancini".
Sezione: Rassegna / Data: Ven 03 dicembre 2021 alle 09:10
Autore: Alessandro Cavasinni
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