La rinascita di Stefano Sensi. Il folletto nerazzurro ieri è stato autore di una buona prova con l'Italia, garantendo agli azzurri il pareggio grazie a un suo gol dopo la rete di Dzeko. Novanta minuti in campo tutti di fila come non gli accadeva da una vita. E pensare che non scendeva in campo dal 1' dallo scorso 12 febbraio, ai tempi di Inter-Napoli di Coppa Italia. L'eccezione in mezzo a mesi difficili, iniziati dall'infortunio rimediato contro la Juve il 6 ottobre 2019, proprio quando era nel miglior momento della carriera. "Le gambe ieri stavano discretamente: aveva ancora benzina nerazzurra nel serbatoio, quella che Conte non aveva praticamente usato nella fase finale dell’Europa League - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Solo panchina, tranne una manciata di minuti nel finale contro lo Shakhtar, perché l’Inter era ormai quella modellata nei momenti senza di lui, prigioniero della maledizione di infortuni ripetuti. Se si sia rotto l’incantesimo o se invece sia stato un mezzo incidente di percorso, è troppo presto per sentenziarlo". Ma, intanto, un primo passo è stato fatto.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 05 settembre 2020 alle 10:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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