"Il derby è materia per l’Inter, lucida, reattiva, feroce, un ciclone che spazza via il povero Diavolo", prigioniero di una maledizione che sembra non spezzarsi. "La nuova regina del campionato è implacabile, con quattro vittorie condite da 13 gol e uno solo subìto", l'Inter è per il Corriere della Sera "una macchina perfetta, un’orchestra che non stecca".

"Siamo solo all’inizio dell’avventura e i giudizi non possono essere definitivi - precisa il quotidiano milanese -, ma gli inzaghiani sembrano i candidati più autorevoli allo scudetto. Simone ha scelto la linea conservativa, ripartendo in larga parte dagli uomini che lo hanno portato sino alla finale di Istanbul. I pilastri della rivoluzione di Pioli invece sono - invece - inguardabili". 

Il copione recitato ieri sera è simile agli altri derby: "L’Inter, come un perfetto centometrista, esce dai blocchi e disintegra il Milan" che al netto del 70% di possesso palla fino all'intervallo, non impensierisce mai Sommer fino al guizzo della coppia Giroud-Leao nella ripresa, guizzo che si perde tra la scrosciante e battente pioggia di San Siro. E l’imbucata del francese per il portoghese a poco serve: "Anziché mandare l’Inter in crisi la ricarica. Inzaghi è lesto a cogliere i segni della stanchezza e inserisce forze fresche di qualità: Frattesi in mezzo al campo, Arnautovic in attacco, Carlos Augusto sulla fascia. Segnano ancora Mkhitaryan, Calhanoglu dal dischetto e proprio Frattesi, terzo gol in quattro giorni dopo la doppietta con la Nazionale. Lautaro, sciroccato per il lungo viaggio, resta a secco ma avvia l’azione del 2-0, serve l’assist del 3-1 e conquista il rigore del quarto gol nerazzurro. Il Milan piange sotto la pioggia. Pensava di aver colmato il gap. E invece niente è cambiato. Milano è nerazzurra".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 17 settembre 2023 alle 12:13
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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