E adesso tutti adorano Krzysztof Piatek. Ma dov'era fino a qualche settimana fa? Perché non era al Mondiale? "Perché il campionato polacco tranne qualche eccezione non è mai stato così seguito. E perché i top club spesso preferiscono giocatori già “pronti”, esplosi, anche spendendo di più. Prendiamo Mbappé: il Psg lo ha preso quando aveva 19 anni, non 14, e ha speso una cifra da manicomio. Mettiamo che la Juve avesse preso Piatek: probabilmente lo avrebbe “parcheggiato” altrove per farlo giocare", dice Enrico Preziosi, presidente del Genoa, alla Gazzetta dello Sport.

Ci racconta questo amore a prima vista?
"La segnalazione fu di un procuratore amico, Gabriele Giuffrida. Solita trafila: highlights - ma lì sono tutti fenomeni, li scorro appena - un link di Wyscout e poi, visto che un giocatore da prendere lo devi studiare e non solo guardare, una partita intera. Non ricordo Cracovia contro chi, ma ricordo dove l’ho vista".

Dove?
"A Ibiza, casa mia: era fine maggio. Io, la tv e nessun altro: ho un modo di valutare i giocatori tutto mio, devo essere da solo, senza condizionamenti".

E cosa vide?
"Un attaccante che aveva tutto: destro, sinistro, colpo di testa, cattiveria. E che era sempre dove arrivava la palla. Sempre".

Saltò sul divano?
"No, mi alzai dal divano. Telefonai a Giuffrida - “Lo prendo” - e a Giorgio Perinetti: “Bisogna incontrare il Cracovia, subito”. Il giorno dopo era tutto fatto. Io sono così, un ansioso: una scelta la azzecco o la sbaglio, ma non mi piace aspettare. Ci sono giocatori che vedi e rivedi: con Piatek non c’era niente su cui riflettere".

Non poteva rischiare il «non c’è due senza tre», dopo aver avuto in mano e poi perso Messi e Lewandowski...
"Con Messi sbagliai, il problema con Lewandowski fu tecnico ed economico con il suo procuratore, che cambiò le carte in tavola: per me era già del Genoa, aveva anche fatto le visite".

Similitudini con Milito?
"Milito, Thiago Motta e Piatek sono i tre gioielli della mia gestione ma Piatek è molto diverso dal Principe. Le sterzate di Milito erano inimitabili, Krzysztof è più “moderno”, un centravanti classico ma completo: lo lasci che fa salire la squadra e lo ritrovi che è già in area, al momento giusto. Sa a chi assomiglia Piatek? Solo a Piatek".

Preso per 4 milioni. Qual è diventato il prezzo di Piatek, adesso?
"Non lo so e per ora non mi pongo il problema".

Dunque ribadisce: impossibile una cessione già a gennaio.
"Ribadisco: Piatek è essenziale per il Genoa e io devo pensare al Genoa. Poi, non ci prendiamo in giro, io lo so che me lo porteranno via, perché è stratosferico e gli moltiplicheranno l’ingaggio per dieci: ci guadagnerà lui, ci guadagnerà il Genoa e noi punteremo su Favilli. Siamo già tempestati di telefonate, dall’Italia e dall’Europa, tutti top club: chi vorrà Piatek dovrà essere serio e parlare con me, il resto lo considererò malcostume".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 17 ottobre 2018 alle 09:25 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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